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Mourinho: "Mai offeso l'arbitro, capita male la mia espressione. Rinnovo? Non me l'hanno proposto"

di Egle Patanè

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Bologna, l'allenatore della Roma José Mourinho è tornato sul possibile deferimento per via delle parole rivolte all'arbitro Marcenaro. "Dalla giustizia sportiva mi aspetto giustizia. Ho avuto la possibilità di essere accolto per dire la verità: non ho mai offeso l'arbitro, non ho mai messo in dubbio le sue qualità. La mia espressione è normale, la utilizzo anche per me stesso. Si vede che è stata capita male. Durante la partita l'arbitro ha dimostrato di avere le capacità per stare lì e l'ho detto subito. Ho riferitotutto già al procuratore e mi aspetto giustizia" ha spiegato.

Le hanno contestato la battuta sull'ammonizione di Mancini?
"Non ne posso parlare. Sono andato con Pinto e l'avvocato Conte da Chiné, abbiamo parlato e mi fermo qua". 

Per domani si sente tranquillo?
"Penso che noi allenatori non dobbiamo parlare degli arbitri prima della partita. Questa è una riflessione che ho fatto da solo e che ho condiviso con il procuratore. Dopo la partita ne possiamo parlare, ma prima dobbiamo partire dal principio che loro vogliono fare bene e lasciarli tranquilli". 

Firmerebbe il rinnovo?
"Questa è una domanda ipotetica, non mi hanno proposto il rinnovo perciò non ne posso parlare. Mi ha fatto piacere la vicinanza della società? Certamente, ma oggi non è un segreto che siamo stati insieme con il presidente e i figli, abbiamo parlato. Non abbiamo affrontato il discorso rinnovo del contratto". 

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