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Mudingayi: "Sono all'80%. Io all'Inter, una fortuna"

di Riccardo Gatto

Intervenuto ai microfoni di Silvia Vallini per Sky SportGaby Mudingayi parla così dopo la sfida amichevole vinta contro il Locarno dove ha disputato l'intero match:

Gaby Mudingayi, questa amichevole serviva anche a testare le tue condizioni. Ci dici un po' che sensazioni hai avuto, a che punto sei del recupero?

"Questa amichevole per me era molto importante e anche per tutti quelli che hanno giocato di meno o che tornavano da un infortunio. Mi sono sentito bene. Solamente alla fine sentivo un po' di stanchezza. Però, devo dire, è normale perchè è da tanto che non giocavo più, ma mi sono sempre allenato bene e ho potuto essere a posto. Oggi veramente serviva e sono contento".

Otto mesi e mezzo fa ti sei infortunato contro il Torino. Ad aspettarvi dopo la sosta c'è proprio la squadra granata. Hai mai pensato a questa coincidenza? Ti fa venire voglia ancora di più di esserci?

"Ho sempre pensato al giorno del rientro e ho lavorato tanto per tornare in campo. Quando vedevo i miei compagni giocare e non potere dargli una mano, è sempre stata una cosa che mi faceva stare male. Adesso sono contento. Poi che sia accaduto a Torino è stato un caso. Non ci penso. L'importante è stare con la squadra e andare lì per disputare una grande gara".

Che possibilità c'è di vederti in campo già dopo la sosta a disposizione della squadra e tra i convocati?

"Sto lavorando tanto. Abbiamo la possibilità di fare bene. Io sto lavorando e aspetto il mio momento quando il mister mi chiamerà in causa per dare una mano alla squadra. La cosa più importante è stare bene fisicamente e lavorare, lavorare, lavorare".

Ti sei rotto il tendine d'Achille, lo stesso infortunio di Javier Zanetti, Non hai dato qualche consiglio al capitano? Vi siete confrontati?

"Noi parlavamo molto. Zanetti mi chiedeva, visto che ci sono passato prima, se avevo lo stesso tipo di dolore. Tutti conoscono il capitano. E' molto solare, ride sempre. Quando ho avuto questo infortunio ero molto abbattuto. Lui è sempre positivo, ride e la prende in maniera molto tranquilla. Quindi, anche questa cosa mi ha dato forza, perchè io mi ero stirato nuovamente. Ho cercato di lavorare bene. Ora sono tornato e spero di continuare a stare così".

A livello di condizione fisica, in che percentuale ti senti bene?

Io mi sento all'ottanta per cento, perchè comunque tutti i giorni lavoriamo tanto e lavoriamo bene".

Dall'esterno che impressione ti ha suscitato questa Inter? Una squadra che può tornare in Europa o magari anche qualcosa di più?

"La cosa che ho notato di più è che tutti hanno voglia di fare qualcosa di importante. Tutti sanno di essere all'Inter. L'Inter è una squadra grande e bisogna dare il massimo e poi si vedrà. La cosa che ho notato è che tutti vogliono fare bene. Tutti quanti vogliono sudare per questa maglia. Quando uno si impegna al massimo i risultati arrivano sempre".

Proprio respirando lo spogliatoio, perchè comunque vivi la squadra da vicino in attesa di tornare in campo, anche se non ci sono i nazionali in questo periodo, la sconfitta contro la Roma sta lasciando qualche segno oppure è già stata archiviata nelle vostre teste?

"Noi pensiamo sempre alla partita successiva, cercando di vedere quello che non è stato fatto bene per potere andare in campo più sicuri facendo le cose che sappiamo fare. Tutta la squadra pensa alla partita successiva. Abbiamo la testa al Torino per poter andare a disputare una grande gara".

Hai sentito parlare sicuramente di Thohir. C'è un po' di curiosità da parte tua per capire come sarà il futuro?

"Sinceramente penso molto alla squadra. Penso molto a ritornare al cento per cento. Penso molto a quello che riguarda la squadra. Le vicende della società spettano a chi è più competente. Noi dobbiamo pensare solamente al campo, a fare bene. Poi il resto si vedrà".

Il mister ti ha già parlato? Ti ha già fatto capire quello che vuole da te nel momento in cui tornerai e quale sarà il tuo ruolo in questa squadra? 

"Noi parliamo tutti, tutti i giorni. Si vede come gioca il mister. Lui non lascia nessuno fuori. Quando uno viene chiamato in causa deve sempre sapere cosa fare. Quindi io lavoro sempre con la squadra e so che quando sarà il mio momento mi darà più indicazioni. Noi lavoriamo sempre allo stesso modo. Chi gioca dall'inizio e chi entra in campo successivamente".

Quanta voglia hai? Ricordiamo le lacrime del Presidente Moratti al momento del tuo infortunio.

"Tantissimo. Ripeto, ho la fortuna di essere all'Inter. Credo che per qualsiasi giocatore che ha lavorato tanto come ho fatto io, durante tutti questi anni, arrivare all'Inter è il coronamento di un sogno. Quindi non poter giocare perchè sei infortunato è una cosa che fa male. Adesso sono contento di essere tornato a posto e poter vivere qui tutti i giorni e stare con i miei compagni e qui in Pinetina è una cosa che mi da' gioia. Spero di tornare in campo presto e di fare cose buone".


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