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Pagliuca: "Mancini focoso, al City non era lui. Ritiro..."

di Christian Liotta

Gianluca Pagliuca, ex portiere di Inter e Sampdoria, interviene telefonicamente nel programma di Sport Mediaset ‘4-4-2’ a proposito del momento di crisi attraversato dai nerazzurri: “Nasce tutto dalla sconfitta con la Lazio, poi il mese di gennaio è stato tutto da cancellare; avesse vinto coi biancocelesti sarebbe stata a +4 dal secondo posto. Troppa fortuna all'inizio? Ricordo Inter-Sassuolo in cui i nerazzurri meritavano la vittoria, non avevo mai visto giocare così bene l’Inter. Gli attaccanti faticano a segnare e poi ci sono i momenti in cui Samir Handanovic para solo il parabile; l’Inter ha bisogno di un attaccante forte e di uno che possa dare i palloni giusti”. A gennaio è arrivato però Eder, grande ex della sfida di sabato coi blucerchiati, a rimpolpare un reparto già abbastanza affollato mentre in mezzo ci sono lacune: “Un centrocampista coi piedi buoni effettivamente serviva a questa squadra, perché i muscolari ci sono e gli attaccanti sono tanti. Manca però un bell’attore lì davanti”.

Ma questa squadra ha un problema mentale? “Il problema sono i risultati, il ritiro è forse l’ultima soluzione per rimediare. Si cerca di lavorare e stare uniti per 3-4 giorni, magari evitando tifosi che dicono qualcosa. Io la vedo nel modo giusto questa decisione, al fine di rimanere utili e concentrati sul match di sabato. Dopo un mese in cui le provi tutte e si fa fatica, si prova anche questa soluzione. Penso che Roberto Mancini ne avrebbe fatto a meno, però visti gli altri tentativi ora si prova con questa carta. Poi magari per scaramanzia se si vince si conferma”. A proposito del momento di Mancini Pagliuca aggiunge: “Ho giocato con lui otto anni, so che ha un carattere focoso e non le manda  a dire quando è nervoso. Per me doveva evitare di spifferare quanto successo con Maurizio Sarri in televisione, avrebbe dovuto risolverla nello spogliatoio. Ma credo che potesse tornare indietro non lo farebbe più. Devo dire però che quello che vedevo al Manchester City non mi sembrava lui per quanto si dimostrava focoso; deve essere se stesso, lui è uno che spronava tantissimo i compagni quando giocava”.

Pagliuca nega connessioni tra il carattere del tecnico e le tante espulsioni subite dall’Inter: “Anche con José Mourinho la squadra era abbastanza nervosa. I giocatori sono molto attaccati alla società; poi l’espulsione di Geoffrey Kondogbia a Firenze non è sensata, posso invece condividere l’espulsione per un fallo. Ma non c’entra niente, perché Mourinho era sempre nervoso nel 2009-2010 ma poi ha portato a casa il Triplete”. Chiusura sulla Sampdoria, sua altra ex squadra: “Per ora stanno peggio loro dell’Inter; pensavo che con Vincenzo Montella ci potesse essere un futuro buono. Lui rimane un grandissimo allenatore ma non ha elementi adatti al suo gioco che non è speculativo ma dedito alla costruzione partendo dal portiere, la Samp ha più incontristi e hanno problemi a impostare”. 


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