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Paolillo: "Dopo il Triplete volevo Conte all'Inter, ma Moratti non si sentiva di prendere uno juventino per il post Mou"

di Egle Patanè

Mentre Antonio Conte cavalca la sua entusiasmante onda nerazzurra che potrebbe consegnargli il primo trofeo in nerazzurro, l'ex dirigente dell'Inter Ernesto Paolillo, intervenuto in diretta su Twitch con la redazione di Calciomercato.com, ha svelato un aneddoto di mercato legato proprio al condottiero di Lecce, fortemente voluto da Paolillo nel post Mourinho. "Il mio pentimento più forte è stato quello di non aver perseguito in fondo la mia idea, che era quella di smobilitare una squadra sì vincente ma stanca e vuota. E Mourinho che lo sapeva bene è scappato la sera stessa della vittoria e quello non glielo perdonerò mai. Io ero convinto che quella squadra andasse smantellata per motivi anche etici, perché non si può vincere una Champions e andare davanti alle telecamere (Milito, ndr) a chiedere un aumento. Ma Moratti mi disse: 'Cosa succede se non vinciamo dopo aver smontato la squadra e i tifosi me lo imputano?'. Io pensavo che sarebbe stato bello ricominciare da capo e con un allenatore diverso da Benitez, che sapesse costruire e lavorare su una nuova squadra. Se avevo un'idea? Conte, e lui se lo ricorda. Ne avevamo parlato in uno stadio dopo una partita dell'Inter, si chiacchierava e gliel'avevo buttata là. Lui aveva idee chiare. Il problema vero è che in quel momento il presidente non se la sentiva di portare davanti alla tifoseria dopo Mourinho uno juventino".


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