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Parla Dedé: "Voglio restare, aspetto il Vasco"

di Daniele Alfieri

Nel corso di una lunga intervista concessa in esclusiva ai microfoni del giornale brasiliano GloboEsporte, il difensore del Vasco Dedé ha ripercorso le tappe della sua carriera che lo hanno portato in poco tempo a catturare le attenzioni di Inter, Milan, Juve e Benfica, e a fare il grande salto in Nazionale maggiore. L'argomento caldo riguarda ovviamente il futuro e le insistenti voci di mercato delle ultime settimane. Di seguito vi proponiamo una stralcio delle dichiarazioni.

Prendendo l'esempio di Neymar, ha detto di voler restare in Brasile fino ai Mondiali del 2014. Perché questo cambio di prospettive nei giocatori brasiliani? Fino a poco tempo fa tutti parlavano dell'Europa come un'ossessione.
Io credo che qualunque giocatore si senta meglio avendo vicino la propria famiglia e gli amici. E, naturalmente, sono stati importanti anche i miglioramenti nella situazione economica in Brasile. La mia situazione è uguale a quella di Neymar. Voglio restare, sto bene qui e ho ancora molta strada da fare con il Vasco. Tutti sanno che questa è la mia idea. Ora tocca al Vasco presentare un progetto per la mia permanenza.

Che sensazione si prova ad essere considerato un idolo dai tifosi?
È sempre bello, però cerco di scrollarmi questo peso dalle spalle. Nel Vasco tutto il gruppo ha grande qualità. Inoltre, non mi considero ancora un idolo. Per arrivare a questo rimane molto, devo vincere atri titoli e rimanere più a lungo. Gli idoli sono Felipe, Juninho, che hanno fatto la storia. Tra l'altro sono anche i miei.

Il tuo rendimento in difesa è impressionante. Inoltre hai avuto una media di due gol a stagione e nel 2011 sei cresciuto tantissimo, totalizzando in totale 14 reti. Qual è il tuo segreto?
Penso che il mio grande vantaggio sia quello di scendere in campo sempre tranquillo. Cerco di fare pochi errori e di giocare facile. Adesso ho acquisito una maggiore libertà di attaccare e, soprattutto, sono più fiducioso. E quando un giocatore ha fiducia nei suoi mezzi diventa tutta un'altra cosa. Nel secondo gol contro il Botafogo, ho dato il via io al contrattacco e sono andato in avanti per segnare. Il merito è della squadra, non si può fare nulla da soli, e Bastos Felipe ha fatto un bellissimo cross. Comunque, ripeto, è sempre la fiducia a fare la differenza.

Dedé sarà titolare ai Mondiali del 2014?
Se Dio vuole. Ci sono un sacco di giocatori che possono far parte della Seleçao, da parte mia farò di tutto per esserci. È l'obiettivo per cui sto lavorando.
 


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