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Pio Esposito si racconta: "Inter? Non guardo troppo lontano. Fantascienza il paragone con Lewandowski"

di Christian Liotta

C'è anche un'intervista a Francesco Pio Esposito, attaccante di scuola Inter oggi allo Spezia insieme al fratello Salvatore, nel nuovo numero del magazine della Gazzetta dello Sport 'SportWeek' in edicola domani. Il più piccolo della famiglia di calciatori, nell'anticipazione offerta online dalla Rosea, inizialmente chiede come vuole essere riconosciuto: "Chiamatemi Pio, soltanto Pio: di Francesco ce ne sono tanti, di Pio soltanto io, da sempre, e a me piacciono le cose originali. Sono cresciuto, anche all’interno dello spogliatoio. Conosco le mie qualità e sto lavorando per reggere l’urto del calcio dei grandi. Il paragone con Robert Lewandowski? Fantascienza. L’Inter? Non guardo troppo lontano, altrimenti non mi concentro sul presente. La Nazionale? Non mi faccio aspettative più grandi di me, però il miglior complimento che ho ricevuto me lo fece indirettamente Roberto Mancini quando era commissario tecnico". 

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