Pirlo: "L'Inter? Mi hanno chiamato in tanti. Però..."
Fonte: Corriere della Sera
Parla Andrea Pirlo e chiarisce anche le voci di mercato che lo riguardano. L'ex juventino è stato intervistato dal Corriere della Sera, ecco qualche passaggio.
L’estate scorsa lei ha lasciato la Juve nonostante un altro anno di contratto. Motivo?
"Dopo avere perso la finale di Champions a Berlino ci ho riflettuto un attimo. Sapevo che sarebbe stato difficile ripetere una stagione in cui comunque abbiamo vinto scudetto e Coppa Italia. Dopo certe annate si può solo peggiorare".
Quindi?
"Quindi sono andato dal presidente e gli ho detto che avrei voluto fare una nuova esperienza, ma non per svernare: per rimettermi in gioco. Andrea Agnelli è una persona in gamba, è bravissimo. Con lui c’era un accordo verbale in base al quale me ne sarei potuto andare. E così è stato".
Sia sincero: quando, dopo le incomprensioni milaniste, nell’estate del 2014 Allegri si è materializzato alla Juve, qual è stata la sua reazione?
"Allegri mi ha telefonato per avvertirmi. Ci abbiamo messo una pietra sopra. Se non si fa così non si va da nessuna parte".
Andrea, gli anni alla Juve sono stati...
"Straordinari".
E quelli al Milan?
"Irripetibili. Storici".
Invece non ci saranno altri anni all’Inter.
"Esatto. In queste settimane mi hanno chiamato un po’ di squadre".
Ad esempio?
"Un po’ di squadre. Tante. Ma ho fatto una scelta e non mi è parso il caso di rinnegarla dopo pochi mesi. È anche una questione di rispetto nei confronti di chi ha investito su di me".
La Juve è sempre bella vispa anche se non ci siete più lei, Tevez e Vidal...
"È ancora la squadra più forte. È la squadra da battere. L’ho sempre detto, anche quando era 15 punti dietro. Se le altre non sono riuscite a darle il colpo di grazia in quei momenti...".
Quindi quinto scudetto consecutivo...
"Si. Il Napoli gioca bene, può tenere, ma alla fine la Juve è abituata a vincere".