Pupi bis: "Cambieremo in meglio. Mou ormai..."
Anche ai microfoni di Sport Mediaset, Javier Zanetti ha dato la sua versione dei fatti in merito al momento dell'Inter. Ecco l'intervista rilasciata a Marco Barzaghi:
Cosa vi siete detti dopo la gara col Bologna?
"Credo che in questo momento ci sia poco da dire e tanto da fare. Dobbiamo ritrovare l'equilibrio, la compattezza di un mese fa, che ci ha permesso di ottenere tanti risultati positivi. Però il calcio e la vita insegnano che non ci sono solo momenti belli, che esistono questi momenti di difficoltà, e che ora sta a noi ripartire. Siamo i primi a prenderci le nostre responsabilità e a sapere che c'è ancora tanto da fare".
Tu e Cambiasso, la vecchia guardia, siete finiti nel mirino dei tifosi l'altra sera. Sono stati forse ingenerosi?
"No, non ingenerosi. Io stesso dissi al mister che il mio primo intento era quello di dare una mano alla squadra. Nella mia carriera nessuno mi ha regalato mai niente, io sono sempre uscito a testa alta perché ho dato tutto per questa maglia. Le critiche vanno accettate, soprattutto perché in un periodo così ci sono tanti interessi nel criticare l'Inter, ma l'Inter è forte e al di sopra di tutto, e riuscirà a sollevarsi".
Ritieni che ci fosse qualcuno che non aspettava altro che una stagione così per attaccare l'Inter?
"Eh sì. Dopo sette anni che sono rimasti con la bocca chiusa, hanno aspettato quest'anno per tirare fuori quello che non potevano dire negli anni di successi. Ma fa parte del mestiere, noi accettiamo le critiche, non dobbiamo guardare a questo. E poi ripartiamo".
A San Siro venerdì si invocava Mourinho, lui ha detto ai tifosi di stare vicini a Ranieri...
"In questo momento tutti ci dobbiamo dare una mano. Sono io il primo a capire l'umore dei tifosi, io credo che ci sarà anche il tifoso che capirà che dopo anni di successi un momento così doveva accadere, e soprattutto dopo questo momento, capirà che l'Inter sarà ancora più grande. Mourinho non c'è più. Ci saranno dei cambiamenti che faranno questa squadra ancora più forte".
Adesso arriva la Champions. Qualche mese fa vi siete ritrovati con due gare a Mosca e Lille, sarà questa l'occasione giusta per ripartire?
"Speriamo che sia così. Sappiamo che per noi sarà una gara difficile, però dobbiamo dare tutto quello che abbiamo per cercare di invertire questa tendenza di risultati negativi".
Cosa è successo in questi ultimi 20 giorni? Dopo le sette vittorie, c'è stato come un black-out...
"Dopo la gara con la Lazio, fondamentale, e togliendo la gara con la Roma dove non siamo scesi in campo, nelle altre gare ce la siamo giocata con tutti. Ma il calcio è fatto di episodi, di sfortuna, anche di responsabilità nostre, e qualche partita poteva andare diversamente. Accettiamo queste sconfitte che purtroppo sono arrivate, e ci prendiamo le nostre responsabilità. Però guardiamo avanti".
In molti sostengono che, quasi come fosse un paradosso, il ritorno di Sneijder abbia creato dei problemi, togliendo una quadratura che la squadra aveva trovato...
"Adesso parleranno di Sneijder, della vecchia guardia, tireranno fuori tutte queste cose. Stiamo parlando di un giocatore dalle qualità enormi. Purtroppo è capitato in un momento in cui col suo rientro la squadra ha fatto meno bene. Però tutti sappiamo che è un giocatore molto importante".
C'è chi pensa che le troppe vacanze siano state una causa di questo crollo...
"Quando le cose vanno male, si dicono cose che lasciano a bocca aperta perché non si capisce come possano venir dette, ma che lasciano il tempo che trovano. Noi siamo professionisti, sappiamo benissimo cosa bisogna fare per cercare di cambiare questo momento e speriamo di riuscirci".
Hai sentito Moratti?
"No, però il presidente è stato con noi prima della partita col Bologna. Credo normale il fatto che sia amareggiato per la situazione. Ma io lo conosco benissimo, e so che già sta pensando a far ritornare l'Inter grande come sempre".
In conclusione, la stagione si può ancora risollevare?
"Abbiamo l'obbligo di fare il massimo fino a fine stagione, poi da lì vedremo il da farsi. Ci sono tutti i presupposti perché dalla prossima stagione ci sia un'Inter ancora più forte".