Ranocchia sr.: "Mio figlio è diventato principe"
Fonte: Calciomercato.com
Andrea Ranocchia, orgoglio di papà. Marco Ranocchia, padre del neo difensore dell'Inter, ai microfoni di calciomercato.com ha testimoniato la sua felicità per l'approdo in nerazzurro del figlio: "E chi ci pensava. Proprio no. Quando i bambini iniziano da piccoli a giocare a calcio lo fanno per stare in un contesto sociale, per stare insieme ad altri bambini e per una crescita loro". Una favola, quindi, per i Ranocchia: "Eh già; oltretutto lui di cognome fa Ranocchia, poi è stato baciato ed è diventato un principe". Quando gli viene chiesto di quale squadra sia tifoso il figlio, Ranocchia senior replica: "Non lo so, non c'è mai stato un colloquio sul calcio. Certo è che quando ha iniziato a intraprendere la carriera del calciatore, man mano era tifoso prima del Perugia, poi dell'Arezzo, eccetera".
Mancini una volta rivelò che Ranocchia era a un passo dalla Fiorentina, poi saltò tutto. Marco spiega com'è andata: "A quel tempo, essendo Andrea non un professionista, gli davo una mano io. Ma non essendo un procuratore non avevo le capacità di farlo. Quindi mi trovai in difficoltà a trattare un argomento per creare una base professionale. Ero costantemente tirato da una parte e dall'altra 'fai questo, no fai l'altro'; nessuno pensava fosse una scalata così rapida: catapultati dalla C a parlare con la Fiorentina non è una cosa tanto semplice. Non eravamo preparati. Tutte le componenti erano sul campo, Corvino, altri dirigenti della Fiorentina e il presidente Mancini. Ci vedemmo me compreso all'Hotel Gallia e non si concluse perché c'erano quelle clausole che erano i pagamenti, gli incentivi, i bonus, ecc. poche migliaia di euro, non erano cifre importanti. Non si chiuse pensando che a giugno sarebbe stata meglio preparata la cosa con maggiore attenzione e professionalità. E da lì facemmo una scelta intelligente: prendemmo un bravo procuratore che è Tullio Tinti, che lo segue tutt'ora". Ma il padre sogna di vedere suo figlio alzare al cielo una Coppa, magari quella del mondo? "Più che vincere una Coppa, spero che Andrea possa essere un esempio per tutti i bambini. Questo sarebbe il brivido più grande".