Recoba: "Inter, è come ai miei tempi. Ma in Champions può far strada. Passaporti? La gente ha capito una cosa"
Alvaro Recoba è fiducioso sulle possibilità dell'Inter in Champions League, a partire dalla sfida di stasera contro il Porto. "Se in campionato quest’anno il Napoli è imprendibile per tutti, conto che l’Inter possa fare ancora un po’ di strada in Champions, visto che nelle Coppe ha sempre fatto bene - dice in un'intervista al Quotidiano Sportivo -. Certo negli ultimi anni il Porto è la bestia nera delle Italiane e non sarà facile. C’è da dire che appena l’Inter non vince una partita è come ai miei tempi: è subito polemica, come dopo lo 0-0 con la Sampdoria".
Confida, Recoba, di avere ancora un "rapporto bellissimo" con Moratti. "Nel calcio così fisico di oggi farei fatica, ma se non mi fossi allenato seriamente non avrei potuto giocare fino a quasi 40 anni - dice -. Non rimpiango nulla. Con l’Inter ho vinto una Coppa Uefa, due Scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane. E ho ricordi belli e brutti, come ogni calciatore. Oltre allo Scudetto del 5 maggio, senz’altro i Derby di Champions dove fummo eliminati dal Milan con due pareggi. Lì Cuper mi chiamò in camera, sapeva che stavo male, come erano a pezzi Bobo Vieri e Crespo, mi chiese se me la sentissi di giocare. Accettai il rischio e in campo non la presi mai, ma non sono mai stato uno che si tira indietro".
Dice anche, Recoba, di avere sempre una grande accoglienza in Italia. "Anche dagli avversari. Magari qualcuno mi prende in giro con la storia del passaporto perché, anche se eravamo 14 calciatori e 15 dirigenti di 7 Club, tutti si ricordano solo di me! Ma la gente ha capito che io ho sempre voluto divertire e divertirmi. L’Inter - conclude - è un pezzo della mia vita e del mio cuore".