Salisburgo-Inter, Halftime Report - Aveva ragione Calhanoglu: primi minuti austriaci, poi meglio i nerazzurri. Pesa l'errore di Frattesi
Non aveva tutti i torti Hakan Calhanoglu ad aspettarsi una gara simile a quella dell'andata. Come successo a San Siro, il Salisburgo parte imponendo i propri ritmi, con il classico pressing marchio di fabbrica Red Bull che costringe l'Inter a ragionare nello spazio di qualche decimo di secondo ogniqualvolta ha il pallone tra i piedi. La squadra di Simone Inzaghi, trasformata da un turnover che prevede addirittura in campo sei acquisti arrivati nello scorso mercato estivo, subisce l'iniziativa dei padroni di casa ma, contrariamente a quanto successe nella prima trasferta europea della stagione all'Anoeta, almeno non va sotto nel punteggio nei primi minuti. Al 14', Mads Bidstrup, dopo un flipper strano ai bordi dell'area nerazzurra, non trova la porta, qualche secondo prima dall'errore concettuale commesso da Oscar Gloukh che non punisce la palla persa da Francesco Acerbi andando a cercare Roko Simic anziché aprire sulla sinistra per l'uomo libero in area.
Al 21', gli ospiti escono per la prima volta bene dalla loro metà campo ribaltando l'azione da un calcio d'angolo a sfavore (trattenuta rischiosa di Carlos Augusto in area): è Yann Bisseck, esordiente dal 1', ad appoggiarsi a Marcus Thuram che, spalle alla porta, fa la sponda per il tiro di prima di Henrikh Mkhitaryan murato dagli austriaci. Dopo la parentesi interista, la formazione di Gerhard Struber riprende vigore al 25', aiutata dall'intervento scomposto di Bisseck che si prende un giallo travolgendo Ulmer vicino al lato corto dell'area di rigore. Dalla punizione seguente, Gloukh fa girare il pallone chiamando Yann Sommer alla respinta agevole coi pugni. Allo scoccare della mezzora, Mkhitaryan si addormenta a centrocampo e si fa scippare il pallone da Konate, che cerca il gol dell'anno da 50 metri. Palla alta. Di là, ad Alexis Sanchez non riesce il bis contro il Salisburgo: il cileno gestisce male un pallone negli ultimi 16 metri favorendo l'uscita comoda di Schlager. L'Inter cerca continuità in attacco e la trova, in maniera insospettabile, da Bisseck che sterza sul sinistro e fa partire una conclusione dal limite che il portiere di casa controlla in presa. E' lo stesso tedesco a procurarsi il fallo da cui nasce la punizione che genera una buona occasione per l'Inter: Calhanoglu pennella in mezzo per Alessandro Bastoni che, ingannato dalla presenza di un difendente, si ritrova all'ultimo la palla sulla testa e non riesce ad angolarla come vorrebbe. Al 42' la chance più importante dell'intero primo tempo: strappo di un imprendibile Thuram sulla corsia sinistra, palla a rimorchio in area per Sanchez, intelligente a riciclare per il rigore in movimento di Davide Frattesi, Che si mangia la possibilità di mandare i suoi in vantaggio negli spogliatoi. Zero a zero dopo 47' minuti, probabilmente con qualche rimpianto in più per l'Inter.