Samuel: "Inter, ecco cosa non è andato. E ora io..."
Fonte: Inter.it
E' una delle puntate più attese dall'inizio della stagione. Oggi quell'attesa è finita e ospite della Prima Serata di Inter Channel, in onda questa sera dalle ore 21 sul canale 232, è Walter Samuel che quasi chiedendo scusa spiega: "Volevo tornare a giocare prima di parlare con voi, ora sono tornato ed eccomi qui".
Si parte dall'inizio della sua esperienza in nerazzurro: "Quando l'Inter mi ha chiamato otto anni fa mi sono sentito orgoglioso e contento perchè c'era un po' di storia argentina nelle pagine di questo Club, nel suo passato e nel suo presente c'erano tanti argentini. Era una Società che mi incuriosiva, anche se non era un buon momento dal mio punto di vista personale. Quando sono arrivato all'Inter volevo dimostrare di poter giocare in una grande squadra. Qual è il mio segreto? Nessuno, mi piace giocare a calcio, che è quello che non si deve perdere mai anche quando si arriva ad alti livelli e cresce il nervosismo. Io sento tanto le partite e se sono arrivato qui all'Inter e ho fatto una lunga carriera è perchè non ho mai perso la voglia di giocare e quando arrivano delle critiche, che credo facciano parte del mondo del calcio, occorrereagire e dimostrare quanto vali".
Alla domanda su che cosa non abbia funzionato in questa stagione per l'Inter, Wally risponde così: "E' mancata la regolarità. Avremmo potuto vincere contro alcune squadre contro le quali non abbiamo vinto, anche se era nelle nostre possibilità. Adesso ci mangiamo le mani, il fatto di arrivare terzi sarebbe stato un grande traguardo perchè questo è stato un anno di grandi cambiamenti. Non bisogna concedersi delle scuse perchè non vogliamo piangerci addosso, ma sicuramente il fatto di cambiare tanto poteva farci pensare che sarebbe stato un anno un po' difficile. Abbiamo perso una grande occasione con l'Atalanta, stavamo vincendo, abbiamo fatto errori in difesa, se avessimo vinto quella partita eravamo li. Adesso, e lo dico sinceramente, è durissima, ma dobbiamo giocarcela e, poi, anche le altre squadre non hanno partite semplici".