Sky - Rosso a Vecino, è stato Orsato a scegliere di ricorrere al VAR
Il giallo iniziale, poi il VAR, dunque il rosso. L'episodio che ha visto Orsato prima ammonire e dunque espellere Matias Vecino dopo l'intervento su Mandzukic apre molti interrogativi sulla dinamica che ha condotto il fischietto della sezione di Schio a consultare la tecnologia e, dunque, a tornare sui suoi passi. Se in un primo momento sembrava che il direttore di gara fosse stato chiamato da Valeri, ieri sera addetto al VAR, la ricostruzione di Sky Sport propone uno scenario differente. Secondo il canale satellitare, Orsato avrebbe in prima persona il sussidio della tecnologia, dopo aver constatato l'entità della ferita occorsa a Mandzukic. Dopo essersi fatto raccontare in cuffia l'accaduto da Valeri, Orsato ha dunque voluto rivedere egli stesso il contrasto, avvalendosi della 'On field review'. Come sottolinea Sky, questa dinamica è contemplata nel Protocollo VAR, che prevede la revisione in caso di dubbio, da parte dell'arbitro, di non aver identificato un fallo da rosso, oppure in caso di chiamata esplicita da parte di chi siede davanti ai monitor. La vicenda di San Siro, dunque, rientrerebbe nella prima casistica e non sulla seconda, e sarebbe avvalorata dal fatto che, a livello internazionale, gli arbitri sono comunque tenuti a tirare fuori il rosso in caso di danni all'incolumità fisica dei calciatori.
Questa prospettiva, chiaramente, crea problemi nel momento in cui Orsato ha scelto di rivedere l'azione dopo aver notato la ferita di Mandzukic: come si chiede opportunamente Sky, non è dato sapere come si sarebbe comportato il fischietto di Schio se il croato non avesse rimediato danni nello scontro, nonostante la tendenza sia appunto quella di punire col rosso ogni intervento che attenti all'incolumità fisica di un avversario. Nel caso di Pjanic e del suo intervento nella ripresa su Rafinha, per cui sarebbe stato opportuno comminare il secondo giallo al bosniaco, il VAR invece non è autorizzato a intervenire dal Protocollo, che prevede la tecnologia non possa applicarsi alla revisione dei cartellini gialli, anche qualora si tratti della seconda sanzione e, dunque, dell'eventualità o meno di espellere il calciatore in questione.