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Spalletti a Sky: "Giudice sportivo? Se ne sta occupando la società"

di Mattia Zangari

A margine della conferenza stampa della vigilia tenutasi pochi minuti fa ad Appiano Gentile, Luciano Spalletti, tecnico dell'Inter, si sofferma ai microfoni di Sky Sport per approfondire ulteriormente i temi di Empoli-Inter e non solo. Ecco le parole del tecnico di Certaldo, che inizia dal discorso relativo ai famigerati fatti di Inter-Napoli: "Partiamo dal primo punto: la mia posizione di condanna è senza se né ma. E' giunto il momento di dire basta ai cori discriminatori e razzisti, e io aggiungerei anche alle prese di posizione contro giocatori e allenatori. Basta all'odio nel calcio. La posizione dell'Inter è abbastanza chiara perché nell'atto costitutivo c'è scritto che noi siamo fratelli del mondo. Noi abbiamo sempre dato apertura totale a tutti, senza distinzione di pelle. Il fatto che San Siro sia sempre pieno è la dimostrazione che il club riceve tutti, è chiaro che ora bisogna mettere a posto delle cose, senza però correre il rischio di penalizzare l'80-90 per cento dello stadio costituito da sportivi veri. Mercoledì si sono sentiti boati di approvazione per quello che hanno fatto entrambe le squadre; ora è chiaro che qualcosa ci portiamo dietro rispetto a quanto successo: c'è il dispiacere per tante cose, per la persona che ha perso la vita. Però poi dire che il risultato della partita è dipeso da questo non è corretto. E' pericoloso questo discorso, la gara si è sviluppata in maniera corretta".

Come interpreta la sentenza del Giudice sportivo?
"Sulla squalifica non entro nel merito, ci sono delle indagini e degli sviluppi di cui si occupa la società. Non voglio commentare".

Nainggolan titolare a Empoli?
"Questo è difficile da dire, posso confermare che Nainggolan verrà con noi e sarà tra i convocati. Vedremo se partirà nell'undici titolare, ma è chiaro che dovrò cambiare qualcosa dopo la gara intensa di mercoledì. Se lui giocherà o no lo valuteremo".

Lautaro con Icardi è possibile domani?
"E' una cosa che ci può sempre stare. Anche Keita merita di giocare di più, così come Candreva che l'anno scorso è stato determinante per raggiungere l'obiettivo. Anche Ranocchia è una persona incredibile e tutto le volte che non lo scelgo mi viene il rammarico per quello che ho fatto. Poi bisogna andare a metterne in campo 11 e valutare quello che saranno i contenuti che si possono mettere dentro la gara, compresi gli equilibri di squadra. Contro il Napoli non ce la fai se non hai giocatori che recuperano in difesa". 

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