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Spalletti a Sky: "Vogliamo la pressione, dobbiamo gestirla"

di Andrea Pontone

Intervistato da Sky Sport, l'allenatore dell'Inter Luciano Spalletti ha parlato alla vigilia della sfida interna in programma contro la Spal in campionato. Di seguito le sue dichiarazioni: "Questo è un passaggio fondamentale, per la complessità della classifica e per la forza dell'avversario in Europa League. Per cui, se vogliamo dare un voto al lavoro che stiamo portando avanti, dobbiamo farlo dopo queste partite qui".

Come tenere alta la concentrazione?
"A Cagliari abbiamo fatto meno bene su questo aspetto, contro l'Eintracht invece molto meglio: l'ambiente era difficile per esibire la nostra qualità e personalità, invece abbiamo esibito con una risposta bella chiara il nostro carattere forte. Quello è il carattere giusto: venire da una buona prestazione ti permette di entrare meglio nella prossima gara. Ma c'è da tener contro che il nostro avversario sa giocare a calcio ed ha fatto già vedere tutto il suo valore: sarà fondamentale non lasciare troppo spazio dietro la linea difensiva, perché loro sono bravi ad attaccare gli spazi. Petagna è bravo di testa, ad attaccare la profondità ed a fare sponda. Ci sarà da fare una prestazione, perché i risultati passano soprattutto da quella".

Quali risorse ha scoperto grazie all'assenza di Nainggolan e Icardi?
"Abbiamo fatto giocare quasi tutti i giocatori che abbiamo a disposizione. Forse in questo momento c'è da far presente che passa tutto dalle loro qualità: da chi ha giocato di meno, da chi ha giocato di più e da chi purtroppo ho dovuto tener fuori dall'Europa League. Soprattutto da loro mi aspetto una grande risposta: hanno grandi caratteristiche e qualità, oltre che qualche minuto in meno nelle gambe".

Contro la Spal ci saranno 65.000 spettatori: aiuta a diminuire la pressione?
"La pressione noi la vogliamo: dobbiamo saperla gestire. La presenza dei tifosi ci fa capire quanto amino i nostri colori: lo stadio sarà pieno di altri 65.000 numeri uno, come già detto in conferenza. I nostri sono tifosi scelti, perché nei momenti di difficoltà ti fanno vedere che vogliono anche loro un po' di responsabilità su quello che sarà l'esito della partita. Per noi sarà un sostegno fondamentale. . Sarebbe bello festeggiare tutti insieme questi 111 anni di interismo".

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