Spalletti: "Cessioni? Nessuno ha chiesto di andare via. E su Berna..."
Fonte: Firenzeviola.it
Intervistato da 'Platinum Calcio' su Italia 7 a margine della consegna del premio 'Ceravolo' ieri sera a Catanzaro, l'allenatore dell'Inter Luciano Spalletti ha risposto a domande a tema Fiorentina, con richiami di mercato ai nerazzurri: "Pioli è un grande allenatore, magari fossi come lui. Non sta a me discutere le dinamiche societarie, ma penso che Diego Della Valle voglia fare le cose per bene. E voglio vedere, se va via lui, chi viene al suo posto".
Il discorso va poi al direttore generale Pantaleo Corvino: "Non conosco i giocatori che ha comprato ma di lui mi fido". Valutazione tattica su uno degli obiettivi dell'Inter, Federico Bernardeschi: "Lo vedo più sull'esterno che dentro il campo, ma lo dico non conoscendolo fino in fondo. Se lo vedo due o tre volte non mi basta. Ha questa bastonata di sinistro che fa male, ma deve anche migliorare sul carattere. Per la squadra che deve vincere queste qualità di appartenenza e sentimento fanno parte del carattere che hai. Non si deve credere arrivato, ma verrà fuori un campione". Chiosa su Borja Valero: "L'avete scritto voi e vengo dietro a quello che scrivete voi. Anch'io tengo a Firenze! (ride, ndr)".
In seguito, poi, il tecnico di Certaldo si è soffermato anche ai microfoni del TG3, parlando dell'epiteto di 'pazza' che si attribuisce sovente ai nerazzurri: "Quando si dice 'Pazza Inter' è vero, ma il pazzo deve stare dentro una costanza di non di sconfitte. Bisogna dare un'identità a quello che vuole dire pazzo. Pazzo perché dentro una partita si riesce a ribaltare un risultato o vincere una coppa non pronosticata da nessuno, e allora va bene".
Il discorso, quindi, si sposta all'eventuale cessione di Candreva: "Non ho sentito niente, anzi mi fa piacere che nessun giocatore ha chiesto di andare via".
Chiosa sul rapporto con Suning. ""I cinesi? Bisogna essere aperti a confrontarsi col tutto il mondo ed essere bravi a migliorarsi sempre quindi essere bravi ad interessarsi a quello che fa l'altro. I confini sono sempre più sottili".