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Stadio Inter, il sindaco di Rozzano: "Disponibili, ma ci sono tante variabili. E la pista San Siro non è tramontata"

di Mattia Zangari

Lo scorso 13 settembre, l'Internelle persone di Alessandro Antonello e Mark Van Huuksloot, ha presentato il documento progettuale per la realizzazione di un stadio moderno, multifunzionale e sostenibile, con una capienza fino a 70.000 posti, da costruire nel comune di Rozzano. Un'idea di cui Giovanni Ferretti,   sindaco della località a sud di Milano, ha parlato estesamente nella sua ospitata sul canale Youtube di Diego Ligorio, partendo con il raccontare dei primi approcci tra le parti: "A marzo fui informato dalla proprietà, ma mi fu chiesto di mantenere riserbo fino alla ufficializzazione. Ho mantenuto l'impegno preso, senza dire niente. E' diventato concreto quando hanno firmato il patto di prelazione fino al 30 aprile 2024, una data in cui dovranno presentare lo studio di fattibilità. All'inizio di settembre sono venuti a trovarmi, ci hanno chiesto quale fosse la nostra posizione, noi abbiamo detto che siamo disponibili. Ora ci sarà tutto l'iter per arrivare a concretizzare uno studio che porti a un progetto vero e proprio. Voglio rimanere coi piedi per terra, parliamo di un'idea. Qui atti non ce ne sono". 

E' vero che nel 2005 Moratti era interessato a quel terreno?
"Sembrava ci fosse un interesse, ma non si è mai concretizzato in nulla, Solo voci, da quello che ne so".

Si può parlare di interesse concreto dell'Inter dopo l'incontro con Antonello?
"Se non ci fosse stato un interesse, non si sarebbe scomodato l'amministratore delegato. Da lì a dire che lo stadio si farà sicuramente, ce ne passa. Sono un pragmatico, fino a che non c'è un atto, non c'è nulla. La pista San Siro non è ancora completamente tramontata". 

Sulla viabilità a Rozzano e dintorni cosa dici?
"L'area non è stata scelta a caso, non è stata scelta solo per la grandezza. L'area è ben servita, c'è la Tangenziale ovest, la Milano-Genova, oltre alla metro che fa capolinea ad Assago. E' un mix che ha fatto sì che l'Inter valutasse positivamente l'area. E' normale e logico che una struttura così importante debba avere un sistema di trasporti adeguato". 

Cosa ne pensi di San Siro da tifoso e da sindaco?
"Parlando da tifoso, a titolo personale, io credo che Milan e Inter stiano perfezionando un pacchetto per rendere le due squadre appetibili, questo non può prescindere da uno stadio di proprietà. Può essere pensato tutto in funzione di una  vendita. Per quanto riguarda l'Inter, se Suning riuscisse a rifinanziare il debito, magari potrebbe rischiare di rimanere, fare lo stadio, e poi rivendere la società a un prezzo differente da quello attuale". 

San Siro lo vogliono portare così fino al 2026.
"Io sono innamorato di San Siro, il tempio del calcio italiano. Ma è vero anche che hanno tirato giù il Maracanà, il Bernabeu e Wembley. A Milano succede, invece, che si blocca la costruzione di uno stadio più all'avanguardia. San Siro è stata la storia, ma gli altri che ho citato non penso ne abbiano una inferiore. Si sono persi tanti anni. Da tifoso, mi auguro lo facciano a Rozzano, ma le variabili sono ancora tante". 


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