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Sylvinho c'è, ma il vice sarà Nuciari: ecco perché

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: Gazzetta dello Sport

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport presenta Sylvinho, nuovo collaboratore tecnico di Roberto Mancini all’Inter. Il tecnico nerazzurro lo ha voluto soprattutto per occuparsi della difesa, dunque sarà questo il reparto sul quale si concentrerà il campione d’Europa del 2009 con il Barcellona. Sylvinho ha firmato un contratto di due anni e mezzo equiparando la scadenza con quella dell’attuale allenatore (2017). Sarà ufficialmente un collaboratore del tecnico, visto che non possiede né il patentino Uefa A né il Uefa B. Per questo motivo il vice allenatore rimarrà Giulio Nuciari (e lo sarà ancora a lungo) in attesa che Sylvinho frequenti i corsi necessari. Domani, comunque, sarà a Verona sulla panchina aggiuntiva, come collaboratore generico.

Sylvinho giocatore è ben noto a tutti, ma il Sylvinho allenatore com’è? La rosea prova a rispondere: “Ben voluto dai giocatori, particolarmente loquace durante gli allenamenti. Una caratteristica che ricalca la volontà di Mancini, quella di dialogare, di comunicare continuamente. Sylvinho prova e riprova ogni singolo movimento e passaggio, carica il gruppo e spesso la sua voce si sente di più di quella dell’allenatore stesso. Ecco, appunto: servirà grande concentrazione e il reparto potrà solo crescere con questo modus operandi.

D’altronde uno con un curriculum del genere lo si ascolta sempre volentieri. Tra Brasile, Inghilterra e Spagna ha alzato 14 trofei. Sa cosa vuol dire lavorare per vincere un campionato (7 tra Paulista, Brasileirao e Liga) o una Coppa (7, tra cui due volte la Champions League con il Barcellona). Ha iniziato nel Corinthians (dove avrebbe dovuto raccogliere l’eredità di Mano Menezes in panchina a gennaio 2015), poi è arrivato in Europa. Fu l’Arsenal di Arsene Wenger a volerlo. Poi ecco Celta, Barcellona e infine il City proprio di Mancini, l’ultimo suo tecnico nella stagione 2009-10. Sylvinho ha lavorato anche con Frank Rijkaard e con Pep Guardiola, dividendo lo spogliatoio con gente come Ronaldinho, Xavi, Henry, Eto’o, Vieira, Puyol, Iniesta e Messi”, conclude il quotidiano.


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