Viviano: "Orgoglioso che l'Inter abbia pensato a me. Avevo consigliato Skriniar a Chiellini"
Fonte: gianlucadimarzio.com
Lunga chiacchierata per Emiliano Viviano ospite a 'Casa Di Marzio'. Ecco alcuni stralci delle sue dichiarazioni.
La ripartenza post-coronavirus.
"Il discorso è lungo e complicato, riguarda il calcio ma anche la vita in generale e l’economia. Non si può stare fermi a oltranza, intendo in generale, il calcio è una conseguenza: perché al di là dei calciatori, dobbiamo ricordare che dà da mangiare a tante persone. Speriamo di ripartire presto, purché si faccia in sicurezza: è chiaro poi che sia anche difficile pensare di ripartire, io vivo a Brescia dove abbiamo visto camion che trasportavano feretri passare per giorni".
A febbraio è arrivata la chiamata dell'Inter, maglia accarezzata come nel 2011.
"Quell’estate, se non ci fosse stato quell’errore nelle buste - il Bologna, per un errore di compilazione del modulo, risultò aver offerto meno dei nerazzurri per il riscatto della meta del cartellino del giocatore - io sarei rimasto in rossoblu, dove avevo passato due anni bellissimi e dove mi trovavo molto bene. Andai in un’Inter che era stratosferica e con molta umiltà chiesi di essere ceduto: poi mi ruppi subito il crociato in allenamento, l’Inter però fu splendida e fece di tutto per farmi restare, mi rinnovarono il contratto. Arrivavo da sette-otto partite da titolare in Nazionale e volevo giocare. La chiamata dello scorso febbraio, invece, è stata una possibilità legata ad altre condizioni: che Ausilio mi abbia telefonato e che l’Inter abbia pensato a me è motivo d’orgoglio, il mio tesseramento però dipendeva dai tempi di recupero di Handanovic, sapevo tutte le opzioni quindi non c’è rammarico".
Fantastico è stato per molti tifosi vedere Samuel Eto'o a Bogliasco.
"Un campione che non ha bisogno di descrizioni, ma di un’umiltà incredibile: il suo arrivo a gennaio toccò degli equilibri, il peso nello spogliatoio si sentiva. I tifosi della Samp portati fuori a cena? Vero, ma di aneddoti su Samuel ne avrei mille. Ricordo gli aiuti che dava alle persone al centro sportivo dell’Inter, gli chiedevi se nei suoi viaggi tra Londra e Milano ti prendeva un paio di scarpe che facevi fatica a trovare, lui te le regalava".
Sull'ex compagno Skriniar.
"A Chiellini glielo avevo consigliato, dopo un anno che era all’Inter mi disse che avevo ragione: Skriniar é fortissimo, però mi permetto, visto che è un amico, deve mangiare ancora qualche panino".
Corsa scudetto.
"Se si fa un qualsiasi campionato nei prossimi quattro o cinque anni la favorita è la Juventus. Anche se la Lazio, sottovalutata, aveva un’ottima chance, l’Inter ha fatto cose eccezionali: purtroppo, quando ricomincerà tutto, sarà un terno al lotto, ci saranno tanti fattori dei quali tenere conto, ma se devo puntare un euro lo punto sulla Juve".
Ronaldo brasiliano o Cristiano Ronaldo?
"Il Fenomeno tutta la vita: con tutto rispetto per Cristiano, che è un grande professionista, ma Ronaldo è stato il primo ad andare a quelle velocità quando ancora non si conoscevano. Io mi sono innamorato, la prima volta che l’ho visto dal vivo sono impazzito".