.

Zanetti: "Essere dirigente dell'Inter vale doppio. Su Icardi? Con Sampaoli..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Olé

Intervista in patria per Javeir Zanetti. Il vicepresidente nerazzurro ha parlato con Olé, ecco qualche passaggio.

Veron e Passarella sono dirigenti come te: hai sempre saputo cosa avresti intrapreso questo percorso dopo il calcio giocato?
"Sì, ho sempre pensato di poter essere un dirigente, mentre non mi è mai interessato fare l'allenatore. Sono stato molto felice della nomina di vicepresidente e provo a contribuire nel miglior modo possibile. Per me vale doppio, visto che lavoro in un club che mi ha dato tanto".

Come sta andando?
"Beh, è ​​una nuova tappa, ma sono molto felice. Ho il mio ufficio nella sede e mi occupo di relazioni istituzionali e internazionali. Penso che sia una posizione dalla quale si può modificare in meglio il calcio".

Capitolo Argentina. Jorge Sampaoli è l'uomo adatto?
"Ha tanta esperienza. Ha fatto bene in Cile e in Spagna. Vuole che l'Argentina sia protagonista e credo sia corretto vista la qualità dei giocatori".

Ha convocato Icardi: Mauro l'ha meritato?
"Senza dubbio. Mauro ha più che meritato la chiamata. È un grande professionista e ha atteso la convocazione per un po' di tempo. È molto giovane ma è già da tanto che fa bene nell'Inter".

Pensi che le questioni extra-calcio abbiano avuto un ruolo decisivo in questa lunga attesa?
"Non lo so. Bauza era venuto in Italia e con lui era stato chiaro, dicendogli che aveva in mente di chiamarlo e che lo avrebbe potuto fare in qualsiasi momento. Ora quel momento, con Sampaoli, è arrivato. Al momento giusto".


Altre notizie