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Zanetti: "Inter, il mio orgoglio. Su Gasp dico..."

di Riccardo Gatto
Fonte: Sky

Intervistato da Sky Sport 24 in occasione del suo 38esimo compleanno, il capitano dell'Inter Javier Zanetti ha parlato di questi anni trascorsi in nerazzurro e di quello che sarà il futuro: "Mi sento un po' più vecchio - spiega scherzando Pupi - Ringrazierò sempre il vostro paese perchè mi avete accolto con le braccia aperte, e uno straniero questo non lo dimentica. Ci sono tanti momenti importanti di questa mia carriera in nerazzurro, anche di difficoltà, ma ho sempre creduto nella famiglia Inter, e in questi ultimi anni i successi sono arrivati. Non dimentico la Coppa Uefa del 1998, così come la Champions League del 2010. Ho avuto il privilegio come capitano di raggiungere quest'obiettivo qui. Vedere la gioia dei tifosi dell'Inter è stato qualcosa di speciale. Mi fa piacere fare la storia dell'Inter, sono orgoglioso di aver deciso di fare tutta la carriera nell'Inter. Ho avuto la possibilità di andare in altri grandi club, Barcellona e Real Madrid mi hanno cercato, sinceramente la mia prima intenzione è stata quella di rimanere all'Inter, sapevo che il nostro momento prima o poi sarebbe arrivato, il tempo mi ha dato ragione. Ho avuto la fortuna di conoscere Bergomi, Facchetti, che per me è stato un grande punto di riferimento e i suoi consigli li porterò con me per tutta la mia carriera. Spero di continuare ad essere all'altezza di questi colori. Spero di continuare a vincere e di essere protagonista con l'Inter, in tutti questi anni la società ha fatto il massimo per renderci competitivi, e ora non dobbiamo fermarci".

"La concorrenza è molto tosta, ma siamo pronti a raggiungere traguardi importanti. Il mercato è questo, stiamo parlando di due grandi giocatori, deciderà la società, decideranno loro. Sicuramente la società farà uno sforzo grande per rendere la squadra competitiva. Tevez? E' un grande attaccante, lo ha dimostrato in tutta la sua carriera. Bisogna aspettare, vediamo cosa ha intenzione di fare la società e cosa deciderà. Gasperini è un allenatore intelligente, con le idee chiare. C'è bisogno di tempo per apprendere i suoi insegnamenti, ma la squadra lo seguirà e non avremo problemi".

Poi un ritorno sullo scudetto combattuto, quello del 2006: "Sinceramente, sento alcuni discorsi e non posso crederci. Noi seguiamo la nostra strada, quella che ci ha portato ad essere diversi da tutte le altre". Un commento anche sulla stagione che verrà, in Italia e in Europa: "A livello italiano, Milan, Juve, Napoli e le due romane saranno li, sarà un campionato equilibrato. In Europa, il Barça, che è la squadra da battere, e il Real, daranno filo da torcere a tutti". Poi un pensiero anche alla sua Argentina: "L'Argentina deve lavorare e credere nei talenti che ha, la Copa America per noi era importante, ma il calcio è questo, complimenti all'Uruguay. La Copa America è passata, guardiamo al futuro". Conclusione con un pensiero personale, dedicato al gol più importante realizzato: "Il gol a cui sono più affezionato è sicuramente quello della finale di Coppa Uefa a Parigi, il mio primo trofeo europeo".  Pupi è sempre nei cuori dei tifosi nerazzurri, e sempre lo rimarrà. 


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