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Inter-Juventus, Up&Down - De Pieri e Aidoo come su un tandem. Cocchi meno preciso del solito

di Christian Liotta

Ci ha provato eccome l’Inter Under 20, ma di fronte alla difesa corazzata della Juventus c’è stato poco da fare. I nerazzurri devono accontentarsi di un 1-1 che muove poco la classifica della squadra di Andrea Zanchetta, che può portare a casa comunque la generosità messa in campo dai suoi ragazzi come nota positiva. Di seguito, elenchiamo il migliore del match e le note più positive e quelle meno brillanti.

RISING STAR

GIACOMO DE PIERI – Sembra quasi venire a noia dirlo, ma anche questa volta l’esterno trevigiano è stato il giocatore che maggiormente si è messo in luce. Una costante spina nel fianco della corsia di sinistra bianconera con le sue incursioni sempre pericolose, a volte vicino anche alla gloria personale, sempre presente e propositivo. Quasi l’emblema della giornata nerazzurra: creato tanto, ma purtroppo non è mai riuscito a completare fino in fondo la sua opera.

UP

MIKE AIDOO – Quando la Juve prova a fare male, prova a privilegiare la sua fascia di competenza con le iniziative di Merola in primis. Prova in crescendo per l’esterno nerazzurro, attento in copertura nel primo tempo e poi decisamente portato alla proiezione offensiva nel secondo, come se si facesse trascinare su quella corsia da De Pieri che spesso asseconda in sovrapposizione. Grandi sgroppate e moto perpetuo, decisamente una giornata di grande verve.

LUKA TOPALOVIC – Per il bel gol, che assegniamo a lui anche se non è ancora definitivamente chiaro se Mattia Mosconi abbia messo la zampa prima o dopo che la palla abbia varcato la rete. Ma anche per la qualità a centrocampo, per altre iniziative interessanti e anche per l’aiuto dato in fase difensiva quando è servito.

THOMAS BERENBRUCH – L’uscita dal campo dopo un’ora sarà stata dettata dall’ammonizione, un po’ come ha abituato a fare Simone Inzaghi al piano di sopra? La mezzala fornisce comunque una prova di sostanza con alcune belle intuizioni.

DOWN

MATTEO COCCHI – Diciamo un 'down' parziale, perché rimane una macchina da assist e da corsa implacabile, anche se non sempre i suoi palloni sono arrivati precisi ai compagni. A tratti però si rende protagonista di alcune giocate azzardate che non pagano dividendi e a volte lo portano a rischiare qualcosa di troppo.  

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Venerdì 19 dicembre