Palazzi: "Cuchu idolo, ma mi paragonano a De Rossi. Sogno esordio a S. Siro, Bonazzoli me l'ha raccontato"
Il giovane centrocampista della Primavera nerazzurra Andrea Palazzi ha parlato a Inter Channel della sua stagione e dell'intera esperienza all'Inter. Ecco le sue parole: “Ho cominciato da piccolo nella squadra di quartiere, poi a 6 anni e mezzo mi ha preso l’Inter. Da lì sono arrivato fin qui. Io come De Rossi? Un po’ mi ci ritrovo, anche Cambiasso, ma per il destro ci può stare De Rossi. Gol al Milan? Sono entrato nei supplementari e ho segnato, bellissimo, prima di Natale, una bella emozione. Allenatori all’Inter? Ho iniziato con Casiraghi, poi due anni con Davide Aggio, poi Rusca e due con Bellinzaghi. Corti e Cerrone si sono alternati dopo. Mi hanno aiutato tutti a crescere. Caratteristica migliore e difetto? Il difetto è che sono un po’ lento, ma sto migliorando. Fisicamente sono cresciuto. Il pregio forse la continuità. Un mio pregio è anche che sono bravo tatticamente, provo a dare ordine. A volte pecco però fisicamente sulla resistenza. Il gol a Pescara è mio? Ci ho provato e avuto un po’ di fortuna, lo sento mio, anche se ci sono state delle deviazioni. Chi mi ha impressionato della prima squadra? A me piace tanto Cambiasso, gioca di prima e capisce prima la giocata degli altri. Imparo da lui oppure da Kovacic per la qualità tecnica. Quando facevo il raccattapalle vedevo il Cuchu sempre ben messo in campo. Lui ha grande intelligenza tattica ed ha i tempi giusti per gli inserimenti. Nazionale amara? All’Europeo Under 17 sono stato protagonista, ma ho sbagliato il rigore decisivo nella finale. Qualcuno doveva tirarlo, ma è difficile da mettere via. Dove possiamo arrivare quest’anno? Fino a dicembre siamo andati bene, battendo quasi tutti, poi a gennaio dal derby in casa abbiamo iniziato a perdere e pareggiare, vincendo solo una-due volte. Viareggio? Siamo stati sfortunati nel trovare la squadra più forte poi in un campo sintetico che favoriva loro per la tecnica. Noi eravamo messi bene, ma forse erano superiori tecnicamente, siamo stati anche un po’ sfortunati. Noi però non molliamo mai, riusciamo sempre a restare in gara, in questi due mesi siamo stati un po’ sfortunati. Studi? Non mi piace molto studiare, vado a scuola e esco prima per gli allenamenti. Cerco di far bene ma c’è un bivio, ci sarà da scegliere. L’anno scorso ero in Primavera per gli infortuni, quest’anno sto facendo le mie partite. Se sto in panchina non è un problema, cerco di far bene quando entro. Twitter? Uso più Facebook e Instagram. Inter superiore agli altri vivai? Giochiamo per vincere tutti i trofei, gli altri prendono quello che viene. Il settore giovanile? L’organizzazione è fatta per farci crescere singolarmente, non solo per il risultato. E’ tutto finalizzato a portarci in prima squadra, portarci in alto. L’anno che mi è servito di più? Il primo di mister Cerrone, giocavo poco perché non ero adeguato fisicamente e che dovevo migliorare nella velocità. L’anno dopo ho fatto bene e giocato sempre. Il sogno è quello di esordire a San Siro. Bonazzoli me lo ha raccontato, vorrei vivere anche io questa esperienza".