Vecchi in mixed: "Manaj importantissimo. Con Mancini c'è un ottimo rapporto. Ora puntiamo al campionato"
Fonte: Milano - Dall'inviato al 'Meazza' Mattia Zangari
In mixed zone tocca a Stefano Vecchi commentare la vittoria in Tim Cup dei suoi ragazzi contro la Juventus: "Una vittoria sofferta e quindi ancora più bella. La gara si era messa male, loro avevano pareggiato il gol dell'andata, abbiamo sofferto, tenuto duro e nel secondo tempo siamo venuti fuori. Ci siamo sciolti, abbiamo messo da parte il timore del primo tempo, siamo diventati noi stessi e abbiamo vinto. Nel finale un po' di adrenalina ci sta, è stata una gara sentita. Le vittorie della Primavera sono il premio di un settore giovanile che lavora bene alle spalle. Manaj? Nel primo tempo è servito poco, nel secondo tantissimo (ride, ndr). All'inizio ha fatto fatica, poi con un compagno vicino ha dimostrato di essere il calciatore che si è conquistato la Prima squadra. Uno stadio del genere mette un po' di tensione, ma è una sensazione molto bella. Non siamo abituati, siamo contenti di aver fatto felici i tifosi interisti".
Sulla presenza di Mancini: "Abbiamo un ottimo rapporto con il mister, viviamo a stretto contatto ad Appiano Gentile e siamo molto contenti che ci sia vicino. Molto spesso si informa e prende i ragazzi della Primavera per utilizzarli in prima squadra".
Sul battibecco con Grosso nel finale: "Io ce l'avevo con il guardalinee che aveva assegnato un calcio d'angolo al 95' che l'arbitro non aveva concesso, cambiando idea in un secondo momento. Già nel primo tempo aveva invertito una rimessa laterale da cui è nato il vantaggio della Juventus, ma per me la cosa è finita lì".
Ora il campionato: "E' il nostro obiettivo, domenica si torna già in campo a Salerno, un campo molto caldo. L'obiettivo della Primavera e di un settore giovanile è quello di formare giocatori e di portarli in Prima squadra, non è semplice perché il gap è enorme, e nello stesso tempo provare a vincere qualcosa di importante".
"In Italia da tanti anni si dice di investire nei settori giovanili, ma al momento si usa di più investire di più in Prima squadra, dove il risultato è immediato, che alla base, dove i risultati si vedono nel lungo periodo. Qualcosa si sta muovendo, ma non ancora nell'indirizzo per cui si potranno vedere dei risultati nel prossimo futuro", ha concluso il tecnico interista.