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Buffon: "Juve virtuosa e vincente, è diversa dalle altre. Rigiocherei a Cardiff, non con la Svezia. Il VAR..."

di Antonello Mastronardi
Fonte: La Gazzetta dello Sport

In una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, Gigi Buffon è tornato su tanti momenti della sua carriera alla Juve e in Nazionale e su diversi temi di attualità. Ecco alcuni passaggi salienti:

JUVENTUS - "Il sistema-Juve mi ha stravolto la vita. La Juvntus e è un club diverso dagli altri, perché negli ultimi decenni in Italia e in Europa è sempre stato equilibrato e attento nelle spese, ma ha abbinato virtuosismo economico a risultato sportivo. Stare alla Juve è per pochi, perché è usurante, però ti forgia. Probabilmente da altre parti è anche più divertente, però meno vincente".

CARDIFF E NAZIONALE - "Se rigiocherei Italia-Svezia? No, non siamo venuti meno come spirito, atteggiamento o unione, ma abbiamo palesato alcuni limiti. Rigiocherei a Cardiff perché, se con la Svezia abbiamo dato l’80-90%, contro il Real nel secondo tempo è mancata la compattezza, che è sempre stata la nostra forza. Forse abbiamo pensato di poter fare gara pari a viso aperto. E non è così. Ci sono dei valori: una squadra esperta deve capire che, in un certo modo, può vincere con chiunque. Ma quando il livello si alza, deve stare molto attenta. Ventura? Non gli imputo nulla e non è retorica, perché quando le spedizioni falliscono la colpa è di tutti. Ci sono momenti storici in cui non sei all’altezza. Con la Svezia, anche quando eravamo fortissimi non sono mai state passeggiate. Si vinceva 1-0 o 2-1 con partite sempre equilibrate. Questa volta è capitato di perdere, come è successo altre volte, solo che valeva veramente tanto.

VAR - "Dico quello che ho sempre detto: è utilissima, toglie un po’ di pathos, ma alla fine rasserena gli animi. Se questo fa bene al calcio, aiuta ad accettare i verdetti, allora ok. Come ho detto dopo la partita col Genoa, il mezzo andava tarato. Non ho mai detto di essere contro, resto a favore, ho solo detto: “Diamoci una regolata». Se uno ha messo un dito nell’orecchio all’altro e dobbiamo aspettare sei minuti per vedere se gli ha tolto il cerume, allora non gioco più... Adesso la situazione mi sembra migliorata".


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