Exor respinge l'offerta di Tether per la Juventus. Spalletti: "Ora sta a noi onorare il passato"
Il CdA di Exor, la holding di John Elkann che detiene la proprietà della Juventus, ha respinto all'unanimità la proposta arrivata da parte della società di cryptovalute Tether per l'acquisizione di tutte le azioni Juventus di sua proprietà che rappresentano, secondo le informazioni pubbliche disponibili sul sito internet della società, il 65,4% del capitale sociale. Nella nota diramata in giornata viene dichiarata la volontà di salvaguardare quello che è un asset ultrasecolare per la famiglia: "La Juventus è un club storico e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo, e rimangono pienamente impegnati nel Club, supportando il suo nuovo team dirigenziale nell'attuazione di una strategia chiara per ottenere risultati solidi sia dentro che fuori dal campo".
Concetto ribadito anche dallo stesso Elkann con un video nel quale sottolinea: "La Juve fa parte della mia famiglia da 102 anni. Ma non solo: la Juve fa parte di una famiglia molto più grande, la famiglia bianconera, fatta di milioni di tifosi, che amano la Juve come si amano le persone care. Proprio pensando a questa passione, a questa storia d’amore che ci unisce da oltre un secolo, come famiglia continuiamo a sostenere la squadra e guardare al futuro, per costruire una Juve vincente. La Juventus, la nostra storia, i nostri valori non sono in vendita". Notizia che viene commentata anche dal tecnico Luciano Spalletti nel corso della conferenza stampa della vigilia della gara contro il Bologna: "Fa piacere sentire le parole, la forza e la presenza di Elkann e della famiglia, sta a noi onorare il passato e costruire un futuro migliore".