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Ibrahimovic: "Ho giocato in grandi club, ma il Milan mi ha dato più di tutti. Ora non mollo finché non vinco"

di Egle Patanè

Intervistato dal magazine della Champions, l'ex calciatore oggi consulente del Milan, Zlatan Ibrahimovic torna a parlare delle ambizioni della società di Via Aldo Rossi: dalle celebrazioni per il 125esimo anniversario dalla nascita del club agli obiettivi sul campo. "Faremo grandi cose per il 125° anniversario e abbiamo qualche sorpresa in programma - ha promesso -. Il Milan fa parte della storia del calcio. Noi siamo solo una nuova generazione in questa storia. Credo nel progetto, credo in ciò che rappresenta il Milan, e penso di condividere la stessa visione delle persone che ci lavorano e della proprietà perché vogliono fare cose straordinarie. Vogliono fare la storia, vincere: farò qualsiasi cosa, non mollo finché non vinco. Entro in questa nuova situazione con umiltà, passo dopo passo, e sto imparando molto. Ho giocato in molti club, alcuni straordinari, grandi squadre, ma quello che mi ha dato di più nella mia carriera è il Milan. Sono stato qui due volte, e apprezzo molto ciò che rappresenta. Voglio solo restituire qualcosa".

Torna però sulla sua personale ambizione:
"L’ambizione è fare la storia. Fare la storia significa vincere trofei, e il Milan storicamente ha vinto molti trofei, quindi è qualcosa che va avanti. Ovviamente puntiamo a questo, ma è un lavoro in corso. Tante cose devono andare al loro posto e bisogna fidarsi del processo, perché si lavora in modo diverso e sotto condizioni diverse. Uno dei nostri obiettivi è tornare al top del calcio europeo, perché il Milan appartiene al calcio europeo di vertice. Ma non ci sono scorciatoie per arrivarci. Se guardiamo al calcio italiano, non possiamo paragonarlo alla Premier League. Dobbiamo lavorare in condizioni diverse, essere più intelligenti e fare mosse diverse, e questo è ciò che stiamo facendo. Lo scopo è rimanere chi siamo e arrivare sulla scena globale, perché il Milan è globale".


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