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Roma, Juric: "Giorni di litigi pesanti che sono serviti. Esonero? Non ci penso, faccio il mio lavoro"

di Egle Patanè

"C'è stato un crollo emotivo dal mio punto di vista" ha detto Ivan Juric a proposito del brutto e pesante ko incassato dalla Roma in casa della Fiorentina. L'allenatore dei giallorossi, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la sua ex squadra, "realtà consolidata" grazie anche al "bel lavoro fatto per tre anni" come ci tiene a sottolineare, risponde sul futuro e sul vociferato possibile esonero tornando sui giorni post-ko con l'Inter.

La sente la pressione dell'esonero?
"All'esonero non ci penso all'esonero, faccio il mio lavoro e ciò che succede, succede. Se il gruppo è convinto del progetto? Sono stati giorni di litigi, pesanti. Ma anche cose che secondo me meglio che siano successe. Meglio che sia successo ora e che sia uscito tutto quello che si era accumulato. Ora abbiamo indirizzato la barca anche a livello di pensiero. Quello che devo fare io e quello che deve fare la squadra. In quel senso io la vedo come una cosa positiva. Il mio carattere e il mio modo mi fa credere che questa situazione meglio che si sia verificata ora. Cercherò di mettere la miglior squadra possibile per far vincere la partita, si riparte alla grande e ieri li ho visti convinti, giusti. Come ti ho detto meglio così che perdere 1 a 0 e continuare questo tram tram. È un momento importante per tutti quanti".

Cosa c'era di accumulato? Quali sono i rancori?
"Penso che deve rimanere tra di noi. Ci sono stati litigi e scontri, ma rimane tutto tra di noi. Non voglio parlare di questo".

Ha sentito la proprietà? Si sente solo o mancanze societarie?
"Con il presidente ho contatti. Abbiamo parlato di tante cose e bene. Questo sono tutte cose che tolgono il pensiero sul campo. Rimango con la mia idee. Il giocatore gioca, io alleno e il medico cura. Come ho detto il primo giorno io non vedo mancanze, anzi io preferisco così. Prendo decisioni e la dirigenza ti responsabilizza. Il resto è distrazione. Ognuno deve fare il suo. Bisogna lavorare forte e questa è la cura giusta per riprendere in mano la situazione. Questa è la mia idea".


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