A Verona piove sul bagnato: il Chievo non ha pietà dell'Inter
Niente da fare. La svolta non c'è neanche a Verona e l'Inter torna a casa con la seconda sconfitta concecutiva, 2-1, per mano di un Chievo Verona tonico quanto basta per prendere la mira e sparare sulla Croce Rossa, che d'ora in poi potrebbe essere ridefinita nerazzurra. Un pomeriggio da incubo, iniziato con l'ennesima palla gol sprecata da Pandev, che alla fine, come a Lecce, è risultata decisiva. Moratti ieri ha detto che Benitez sarebbe rimasto al suo posto pur perdendo a Verona.
DIECI MINUTI RINCUORANTI – La prima notizia negativa è il contesto in cui la partita si gioca. Difficile stabilire se sia peggio il clima di vento e pioggia o il terreno di gioco che ne è diretta conseguenza. Nessuna scusa, però, si scende in campo e Thereau scalda subito i guantoni di Castellazzi con una botta da fuori. Un avviso di chiamata clivense che però rimane a lungo isolato, dal momento che tra il 10’ e il 20’ l’Inter comincia a prendere fiducia. Peccato che al 13’, su assist di Eto’o, Pandev riesca a colpire il palo dopo aver saltato Sorrentino. Un po’ come a Lecce, l’errore clamoroso del macedone cambia senso alla partita nerazzurra e lo spirito di iniziativa successivo (tentativi di Sneijder e Santon) produce solo aspettative, che però vengono presto disilluse.
IL RITORNO DI PELLISSIER – Lentamente il Chievo Verona prende le misure all’Inter e alla mezz’ora raccoglie persino più di quanto seminato: su cross da destra Pellissier, in perfetto terzo tempo, sovrasta Santon e batte di testa Castellazzi. Rete di pregevole fattura, ma favorita dalla distrazione del terzino che si fa bruciare sul tempo. Lo svantaggio manda in confusione la squadra di Benitezz, che rischia un minuto dopo e al 47’ di rimediare, ssempre a firma di Pellissier, la seconda rete. In entrambi i casi è la presenza di Lucio, il migliore tra i suoi, a mettere una pezza determinante. In mezzo alle due chance, pochissima Inter e un episodio che porterà a conseguenze in settimana: a seguito di una scaramuccia a centrocampo, Eto’o rifila a Cesar una testata sul petto, in perfetto Zidane-style. Rocchi e l’assistente Papi non vedono, ma sarà probabilmente il giudice sportivo a punire il camerunense in settimana avvalendosi della prova tv. Insomma, piove sul bagnato, in ogni senso.
SUPERMAN SORRENTINO – Nella ripresa sembra di vedere un’Inter più volenterosa, ma il terreno di gioco e la scarsissima vena degli esterni impedisce la costruzione di azioni sensate. Anzi, è Stankovic su azione d’angolo a salvare Castellazzi anticipando Rigoni sotto porta. Al 55’ Cambiasso alza bandiera bianca e Benitez raschia il fondo del barile inserendo Nwankwo, all’esordio anche in campionato dopo Londra in Champions League. Alle assenze, alla condizione fisica precaria, al terreno malconcio e al clima impietoso si somma, poi, a discapitto dei nerazzurri, la grande prestazione di Sorrentino, che al 64’ su un pallonetto di Stankovic e al 66’ su una zampata di Eto’o si veste da Superman e salva il Chievo dal pareggio. In mezzo, la clamorosa palla gol sprecata da Fernandes, che manda fuori una respinta corta di Castellazzi su un sinistro violento di Constant. L’ultima carta della disperazione di Benitez è il baby Alibec, altro esordiente, che sostituisce un inguardabile Biabiany.
MOSCARDELLI STACCA LA SPINA – Lo sterile possesso di palla nerazzurro fa la gioia della retroguardia gialloblù, che controlla l’andamento del match con agevolezza. Non solo, a staccare la spina dalla macchina che tiene in vita gli ospiti pensa Moscardelli, che su assist di Rigoni, a difesa piazzata, deve limitarsi a toccare nella porta vuota per fissare un inaspettato 2-0. Il gol di Eto'o nel recupero non fa che aumentare la rabbia per le occasioni sprecate in precedenza e per il fatto che, con la certezza di dipendere offensivamente dal camerunese, l'Inter sa che probabilmente lo stesso verrà squalificato per la testata a Cesar. Il fisschio finale è un epilogo deludente ma inappellabile, dunque, per un’Inter che finora si è barricata dietro un muro di giustificazioni, ma che adesso, guardando la classifica e il sesto (barra settimo) posto che le rivela, deve solo fare un profondo mea culpa e tirare fuori gli attributi, o almeno quello che ne rimane.
IL TABELLINO
CHIEVO-INTER 2-1
Marcatori: 29' Pellissier, 37' st Moscardelli, 47' st Eto'o
Chievo: 28 Sorrentino; 21 Frey, 3 Andreolli, 12 Cesar, 4 Mantovani; 6 Fernandes, 16 Rigoni, 7 Marcolini (20' st Guana); 23 Costant (42' st 26 Bogliacino); 77 Thereau, 31 Pellissier (23' st 80 Moscardelli)
A disposizione: 18 Squizzi, 5 Mandelli, 11 Granoche, 20 Sardo.
Allenatore: Stefano Pioli.
Inter: 12 Castellazzi; 39 Santon, 6 Lucio, 2 Cordoba, Zanetti; 5 Stankovic (42' st 30 Mancini), 19 Cambiasso (10' st 40 Nwankwo); 88 Biabiany (23' st 31 Alibec), 10 Sneijder, 27 Pandev; 9 Eto'o.
A disposizione: 21 Orlandoni, 23 Materazzi, 24 Rivas, 57 Natalino.
Allenatore: Rafael Benitez.
Arbitro: Gianluca Rocchi (sez. arbitrale di Firenze).
Note. Ammoniti: 23' Thereau, 33' Fernandes, 34' Cordoba, 46' Rigoni, 29' st Stankovic, Tempi di recupero: 3'-3'.
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