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A volte ritornano? Vargas tuona: "Voglio giocare!". E tra Inter e Napoli...

di Daniele Alfieri

Ci inoltriamo ufficialmente nelle ultime due settimane di un calciomercato che, anche quest'anno, potrebbe riservarci parecchie sorprese. Come da tradizione delle precedenti sessioni estive, l'Inter attende e valuta se sparare gli ultimi colpi rimasti in canna al fotofinish. Chiari gli obiettivi che servono a Stramaccioni per formare una squadra competitiva su tutti i fronti: tra questi potrebbe tornare in auge anche il tanto atteso esterno d'attacco adatto al 4-2-3-1, uno dei moduli più apprezzati e utilizzati dal tecnico. Al momento, però, la priorità spetta al centrocampo e ad un posto in avanti come vice o partner di Milito. Ma quando emergono occasioni anche in altri reparti l'Inter non si è mai nascosta.

È il caso di Handanovic, che come Silvestre e Palacio è arrivato subito a Milano per unirsi alla preparazione anticipata dei nerazzurri. I preliminari di Europa League hanno fatto accelerare le manovre di mercato, ora è tempo degli ultimi ritocchi. E sul capitolo esterno l'Inter continua a non arrendersi. In attacco serve un uomo che rifornisca di velocità, freschezza e, perché no, di duttilità, i meccanismi già rodati da Sneijder &co. Qualora dovessero fallire gli ultimi affondi per Aaron Lennon (previsto un nuovo rilancio al Tottenham), l'Inter potrebbe scegliere di virare verso zone meno lontane e giocatori già noti alle recenti memorie.

Parliamo di Eduardo Vargas, un talento a cui forse troppo presto è stato affibbiato l'onere di essere sbarcato in Italia come l''erede' del Pocho Lavezzi e che ha dovuto pagare l'impatto sfortunato con il nostro campionato. Ventidue anni e numeri che gli hanno riscosso gli apprezzamenti di Chelsea, Bayern, Zenit e in passato anche dall'Inter. Nelle 10 apparizioni in Serie A con gli azzurri, il cileno non ha lasciato traccia di quanto aveva fatto vedere oltreoceano. Undici milioni di euro il costo del suo trasferimento, cifra che all'epoca l'Inter non era disposta a sborsare. Al contrario, il Napoli ha creduto fortemente nella Joya cilena, presentando l'offerta che ha sbaragliato la concorrenza delle big europee e convinto l'Universidad.

Oggi la storia è diversa. Vargas non è più entusiasta della scelta fatta a gennaio e mira adesso a cambiare aria per dimostrare al calcio italiano il suo vero valore. "Chiedo soltanto di giocare, altrimenti meglio che vada da qualche altra parte in prestito", lo sfogo dichiarato dal ragazzo ai microfoni di Radio ADN. "Non so se resto al Napoli, vedremo...", parola di Vargas. E con un Pazzini di troppo nella rosa nerazzurra, i discorsi con il Napoli e con il presidente De Laurentiis sono già avviati. Sullo scambio con Gargano manca ancora l'intesa, per cui diviene lecito pensare ad un altro nome da inserire nell'operazione e che farebbe le gioie dei tifosi e di Strama. Un esterno destro, giovane e di talento, affamato di rivincite e vittorie, noto fino a qualche mese fa per la classe ed i cambi di marcia che avevano fatto innamorare anche le grandi straniere.

Così come l'Inter che ha dovuto presto rinunciare a Ramirez, ma che continua a voler viaggiare sui binari del progetto giovani. A Pazzini una nuova chance per riaffermarsi. Per entrambi i club due ottime occasioni che, proprio durante gli ultimi giorni di mercato, rinsalderebbero i già ottimi rapporti tra Moratti e De Laurentiis. Dopo Pandev, l'asse che collega Milano a Napoli potrebbe di nuovo accendersi con uno scambio di favori, magari in prestito. E tutti apprezzerebbero.


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