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Adesso serve la mossa del Guaro: Fredy è chiamato all'ora della svolta

di Christian Liotta

Forse è una semplice scelta tecnica, forse nel prossimo impegno (l'amichevole col Camerun) José Pekerman, ct della Colombia, rivedrà le sue scelte rispedendolo in campo dal primo minuto. Ma rimane il fatto che venerdì, nella partita che i Cafeteros hanno vinto contro il Paraguay grazie ad una doppietta del super-bomber Radamel Falcao, Fredy Guarin non ha messo piede in campo rimanendo a guardare per 90 minuti. E purtroppo, la panchina iniziale non rappresenta una novità per il centrocampista colombiano dell’Inter, visto che anche in nerazzurro, in questa prima fase di stagione, il Guaro è stato portato spesso in panchina dal tecnico Andrea Stramaccioni.

L’ultima testimonianza si è avuta nel derby di domenica scorsa: Guarin inizialmente fuori, al via da titolare Walter Gargano oltretutto protagonista di un'ottima performance lì a centrocampo. Il colombiano scenderà in campo ad inizio ripresa; nelle intenzioni di Strama, dovrebbe essere il giocatore in grado di ribaltare gli equilibri ridando profondità alla manovra interista, ma dopo pochi minuti è arrivata l’espulsione di Nagatomo e tutti i bei propositi sono andati a carte quarantotto, con Guarin che alla fine si è notato solo per alcuni spunti personali nemmeno troppo riusciti. Non stiamo parlando di caso-Guarin, ci mancherebbe altro, ma comunque l’attuale situazione del giocatore induce a una riflessione.

Riscattato a fine stagione dal Porto quasi a furor di popolo per la somma di 11 milioni, dopo il suo scorcio di campionato davvero importante, coinciso con l’inizio dell’avventura di Andrea Stramaccioni sulla panchina dell’Inter (debutto in contemporanea col Genoa), fino a questo momento la stagione del Guaro è andata a sprazzi: fu devastante ad esempio nel playoff di Europa League contro il Vaslui quando col suo ingresso in campo seppe dare la scossa ad un’Inter tramortita dall’inferiorità numerica e dallo svantaggio interno, trovando la splendida rete che scacciò ogni residua paura. E sempre in Europa League, contro il Neftchi, ha regalato sin qui la sua migliore prestazione, con due assist e mezzo che hanno aperto le porte ai gol interisti. Ma per il resto, le sue performance sin qui hanno galleggiato sulla linea della sufficienza, senza particolari acuti.

Stramaccioni in questo momento sta prediligendo altre vie, badando al sodo, preferendo la concretezza ai numeri individuali. Forse è in quest’ottica che  Guarin per il momento sta partendo dalle retrovie; al tempo stesso, però, questo per il Guaro deve essere uno sprone: per risalire le gerarchie del tecnico deve per il momento accantonare le giocate individuali, l’ossessiva ricerca della conclusione da fuori che serve a poco, ed essere più concreto. I mezzi tecnici li possiede, la stima dell’ambiente per il giocatore è ai massimi livelli, e il 3-5-2 appena varato è un modulo che potrebbe anche esaltarne le caratteristiche. Ma dia al più presto una risposta, per essere davvero quel quid che possa fare all'Inter un ulteriore salto di qualità.


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