Ag. Gabigol: "Ausilio mi ha detto che avrebbe giocato. Ricordo che Adriano..."
Nuove dichiarazioni dal Brasile firmate Wagner Ribeiro, l'agente di Gabigol che ai microfoni di Fox Sports ha ripercorso i quattro mesi in nerazzurro dell'attaccante prelevato ad agosto dal Santos e sceso in campo fino a oggi solo nelle sfide contro Bologna e Sassuolo per 18 minuti complessivi: "Gabriel è andato via dal Brasile in un ottimo momento. Era campione olimpico con la Seleçao, titolare nel Santos, era stato convocato dal ct Tite quando si trovava ancora in Brasile. Arriva in Italia e viene accolto in aeroporto da più di mille persone, l'Inter e la Pirelli fanno la presentazione in un auditorium come avevano fatto con Ronaldo, fisicamente sta bene e si inserisce nella squadra: in due mesi l'allenatore Frank De Boer lo ha fatto giocare 16 minuti, è arrivato un nuovo allenatore e nell'ultima partita l'ha messo in campo per 3 minuti. Ora lui non è felice, come ogni giocatore che non gioca. Ha offerte per tornare in Brasile e da club europei".
Quale il motivo delle continue esclusioni? "Ero a San Siro per Inter-Fiorentina, c'era il presidente Erick Thohir e gli ho chiesto perché non veniva fatto giocare nel secondo tempo quando l'Inter vinceva 3-0. Gabriel ha un rapporto eccezionale con tutti nello spogliatoio, con i brasiliani, gli argentini, gli italiani e i giocatori degli altri Paesi. Capisco che è giovane, che è in una fase di apprendimento e che ha tanto da imparare, ma mi chiedo cosa gli manchi per giocare. Non c'è una clausola nel contratto che dice che deve essere titolare, ma dargli almeno una chance per giocare quantomeno un tempo, per dimostrare che vale quei 30 milioni?.
L'Inter in attacco ha diversi giocatori: c'è Candreva che fa parte della Nazionale italiana, c'è Icardi che è un centravanti e segna tanti gol. Se l'Inter fosse in testa alla Serie A direi che stanno aspettando per farlo giocare. Ma l'Inter è a metà classifica e lui non ha chance. I tifosi invocano il suo nome ma lui non entra. Perciò è molto triste, e per me Gabriel è come un figlio. Economicamente è stata un'ottima scelta andare all'Inter, ma parlando di calcio... Tite sta già formando il gruppo nel Brasile, come potrà inserire Gabriel se non gioca? A gennaio, quando sarò in Italia, chiederò al ds Piero Ausilio qual è il progetto di Pioli per lui: gli daranno qualche chance o lo mandano via in prestito?"
Tra le varie ipotesi preferisce il Las Palmas o il ritorno in Brasile? "Prima deve chiarire la sua posizione nell'Inter. Ma al Las Palmas dovrebbe affrontare un altro processo d'adattamento. Adriano è andato al Parma ed è tornato Imperatore. Ricordo quando Kakà arrivò al Milan, davanti a sé aveva Rui Costa. L'allenatore era Ancelotti e lo fece subito entrare nel secondo tempo: Kakà è stato il migliore in campo. Robinho si è imposto al Real Madrid. Neymar lo sappiamo tutti. Gabriel è giovane ma non ha opportunità, nemmeno quando l'Inter vinceva 3-1. Hanno speso 30 milioni di euro, un patrimonio. Quando ho parlato con Piero Ausilio gli ho chiesto se l'allenatore sapesse dove e come fare giocare Gabriel o se avesse già in mente di non farlo giocare perché non lo riteneva pronto. Lui mi ha risposto che avrebbe giocato: è già passato metà campionato e ancora non ha giocato".
In Brasile si parla di Flamengo, Palmeiras, Santos e Atletico Mineiro: "Non voglio fare nomi, ma me l'hanno chiesto quattro grandi club brasiliani. Tutti lo conoscono in campo, ha un potenziale enorme. Non era nella Nazionale olimpica né titolare nel Santos per caso. È stato pagato 30 milioni e oggi ha un ingaggio europeo, è difficile che un club brasiliano se lo possa permettere. Se l'Inter sarebbe disposta a pagare parte del suo stipendio? Lo vedremo a gennaio. Se tornasse in Brasile voi direste che ha fallito. Ma io mi domando come può aver fallito se non ha giocato. Non penso che tornerebbe perché è stato un fallimento: tornerebbe perché non gli sono state date chance. Ma ci sono possibilità anche in grandi club europei.
Ha giocato 18 minuti in due partite. Non voglio obbligare l'allenatore, ma se non ha opportunità nell'Inter allora che giochi in un'altra squadra. Club più in alto dell'Inter non ce ne sono, arrivati a quel livello sono tutti nella stessa posizione. Se in estate c'erano altre squadre oltre all'Inter? Juventus, Atletico Madrid e Leicester. L'aspetto economico è quello che ha deciso il suo trasferimento all'Inter, perché la Juve è allo stesso livello dell'Inter. Noi abbiamo scelto i nerazzurri perché il progetto che avevano per lui era molto buono, legato anche al marketing. Alle Olimpiadi ho incontrato il presidente Thohir e mi ha detto che nell'Inter avrebbero fatto di Gabriel il giocatore migliore al mondo".