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Alex Telles, la sorpresa che ha convinto tutti. E il Mancio se lo coccola

di Gianluca Scudieri

Arrivato a Milano fra lo stupore generale, quasi come accompagnatore di Felipe Melo, Alex Telles dopo una fase centrale in cui ha faticato a trovare regolarità nelle formazioni di Mancini, sta confermando quanto di buono fatto vedere nelle sue prime apparizioni. Il terzino attualmente in prestito dal Galatasaray, il cui riscatto deve essere esercitato entro il 30 giugno del 2016, ha fatto sbalordire i tifosi nerazzurri che poco lo conoscevano a suon di buone prestazioni: di lui si è subito detto che fosse un buon terzino di spinta, ma che - come tutti i brasiliani - fosse carente in fase difensiva. Con il lavoro Alex ha stupito tutti mettendo a tacere gli scettici.

Ottimo fluidificante della manovra nerazzurra, specialmente in tandem con Perisic, Telles ha mostrato sensibili miglioramenti anche in fase difensiva e tutto grazie alla sua considerevole concentrazione con cui approccia le partite. Raramente il brasiliano si fa cogliere impreparato perché troppo svagato, sa scegliere sempre la cosa giusta da fare per sopperire alle mancanze della metà campo difensiva, anche se va detto che con il lavoro stanno diminuendo a vista d'occhio. I miglioramenti nella fase difensiva sicuramente vanno rimarcati, ma anche quello che propone negli ultimi 50 metri della metà campo avversaria non può non essere tenuto in conto: grazie alla sua rapidità nei movimenti riesce spesso a trasformare l'azione da difensiva in offensiva  dopo aver intercettato un passaggio. Ottima conduzione della palla, Telles ha anche una eccelente lettura delle difese avversarie, riuscendo sempre a dare la sovrapposizione al momento giusto e a fare il movimento necessario lontano dalla palla per agevolare la manovra nerazzurra. 

Uno degli aspetti più sorprendenti di Telles, però, è stata la sua capacità di battere i calci piazzati. Per Mancini, che fa della fisicità un must, avere un terzino di piccola taglia che consenta ai marcantoni nerazzurri di poter essere nell'area di rigore e non alla bandierina a tirare un corner o una punizione è una sorta di manna dal cielo. La massima espressione di quanto detto è quanto accaduto a Milano contro Verona e Fiorentina quando Felipe Melo e Icardi hanno beneficiato di due sue pennellate mancine. 

La concorrenza sicuramente è vasta all'Inter, ma Alex Telles in questa prima parte di stagione ha convinto gli scettici e ha acquisito fiducia sia da parte dell'ambiente che da parte del tecnico che, dopo tutto, lo aveva voluto già al Galatasaray quando era poco più che maggiorenne.


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