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Alla fine ci pensa SuperMario: l'Inter s'impone 2-1, Juve a casa

di Fabio Costantino

Non era difficile immaginare che Inter-Juventus sarebbe stata la sua partita, alla fine nel bene e nel male così è stato. Dopo le emozioni in sede di mercato (l’arrivo imminente di Manuel Fernandes), i tifosi nerazzurri vivono un derby d’Italia di coppa ad alta tensione, passando dal timore dell’eliminazione all’esaltazione di una qualificazione ottenuta sul filo di lana. Ci ha pensato proprio lui, Balotelli, a siglare il gol del 2-1 finale proprio all’89’, al termine di un match personale con più bassi che alti. Ma ciò che conta è essere protagonisti, e SuperMario lo è sempre a prescindere. Intanto però l’Inter si gode il passaggio alle semifinali di Coppa Italia, dove ad attendera c’è già la Fiorentina.

Si chiama Pandev la vera sorpresa di Mourinho nell’undici titolare: il macedone gioca al posto di Milito, al fianco di Balotelli. Nessuna novità invece per Ciro Ferrara, che francamente non ha molta possibilità di scelta. La prima scossa alla partita la dà la Juventus, che a sorpresa si porta in vantaggio sfruttando una topica di Toldo, che paga la ruggine accumulata in panchina intervenendo goffamente su un destro velleitario di Diego. L’Inter cerca una reazione immediata e Balotelli scalda i guantoni di Buffon, bravo a deviare in corner. Il match prosegue con i padroni di casa che mantengono l’iniziativa, ma soffrono la buona organizzazione difensiva della Juve che in pratica rinuncia ad attaccare, sperando nei break guidati da Diego. Mani nei capelli (se li avesse) per Maicon, che su ottimo assist di Pandev spara altissimo da buona posizione al 19’. La squadra di Mourinho prova a creare ma l’imprecisione di Balotelli (beccato dal pubblico più di una volta) e la fisicità di Chiellini e Cannavaro rendono difficile la vita dei nerazzurri.

La pressione resta comunque alta e gli ospiti l’allentano con un sinistro debole di Grosso, che Toldo chiude in angolo. L’andamento non cambia e al di là di qualche episodio di inevitabile nervosismo la vera notizia è la stoicità di Sissoko, che resta in campo nonostante una botta alla spalla. Poi, nel finale, lo scontatissimo episodio di moviola nell’area della Juventus, dove Felipe Melo devia con il braccio un cross di Thiago Motta, intervento non ravvisato né dal guardalinee De Luca, né tanto meno dall’arbitro Damato. Proteste vibranti dei giocatori e della panchina nerazzurra, ma la decisione non cambia.

Nella ripresa l’Inter parte bene e chiude in difesa l’avversario, costretto a stringere ulteriormente le maglie davanti a Buffon. In area arrivano diversi palloni, uno dei quali viene sparato fuori da Balotelli. Ma mentre i nerazzurri creano situazioni interessanti, è la Juventus a sfiorare il raddoppio, prima con un diagonale fuori di Diego, poi con un colpo di testa di Chiellini che scheggia il palo a Toldo battuto. È il momento di dare una scossa alla squadra e Mourinho invita a entrare in campo Milito, sostituendo Cambiasso. Il tridente Milito-Balotelli-Pandev punge al 70’, quando su assist del Principe il destro di SuperMario costringe Buffon alla respinta. Ferrara in panchina osserva preoccupato e ne ha ben donde: al 71’, su punizione deviata di Sneijder, Lucio interviene con la punta del piede e insacca a Buffon ormai fuori casa.

Parità meritata, dunque, e Sneijder ci mette ancora lo zampino. L’atteggiamento spregiudicato dei padroni di casa invita le ripartenze dei bianconeri, che approfittano di un centrocampo sguarnito per provare a far male. Candreva ci prova dalla distanza, ma non inquadra la porta. Stessa sorte anche per Santon dall’altra parte. L’esperimento del tridente termina poco oltre la mezz’ora, quando Pandev lascia il posto a Muntari, che rinforza la mediana. Bravissimo Buffon all’84’, su un'altra punizione di Sneijder: il portiere della nazionale conferma di avere riflessi non comuni intervenendo su un pallone deviato da una barriera ancora poco amica. Sul tap in Milito viene chiuso dai difensori bianconeri.

Mentre tutto lascia presagire che l’unica soluzione possibile siano i tempi supplementari, arriva il gol decisivo di Balotelli: sinistro di Thiago Motta dal limite, respinta corta di Buffon proprio sui piedi di SuperMario, che mette dentro e non festeggia come ormai d’abitudine. Un gol che innervosisce non poco l’ambiente juventino, sia in campo che in panchina, per una richiesta di fuorigioco non accolta (in realtà inesistente). Nel caos finale non emerge più nulla degno di nota e il fischio finale di Damato è una liberazione per Mourinho e i suoi ragazzi, vincenti anche nel torneo nazionale. Per Ferrara l’ennesima delusione di una stagione che, per lui, si potrebbe concludere a ore.


IL TABELLINO
INTER - JUVENTUS 2-1 (0-1)

Reti: Diego (J) al 10’ p.t.; Lucio al 26’, Balotelli al 44’ s.t.

INTER (4-3-1-2): Toldo; Maicon, Lucio, Materazzi, Santon; Zanetti, Cambiasso (dal 16’ s.t. Milito), Motta; Sneijder; Pandev (dal 34’ s.t Muntari), Balotelli. (Julio Cesar, Cordoba, Samuel, Quaresma, Arnautovic). All. Mourinho.

JUVENTUS (4-4-1-1): Buffon; Grygera, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Candreva, Melo, Sissoko, De Ceglie (dal 45’ s.t Paolucci); Diego; Amauri. (Manninger, Zebina, Legrottaglie, Marrone, Yago, Boniperti). All. Ferrara.

ARBITRO: Damato (Barletta).

NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori 40.000 circa. Ammoniti Maicon (I), Chiellini (J), Melo (J) per gioco scorretto, Cannavaro (J) per c.n.r.. Angoli: 4-4. Recuperi: 1’ p.t.; 4’ s.t.
 


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