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Alvarez, Lamela, Banega e Palacio: all'Inter si balla sempre il tango

di Fabio Costantino
Anche l'Inter sta seguendo Erik Lamela

Che il tango sia il ballo ufficiale dell’Inter da anni a questa parte non è una sorpresa. La passione per il calcio argentino in casa nerazzurra ha portato all’arrivo di molti giocatori provenienti da Buenos Aires e dintorni, e il bilancio può essere serenamente definito positivo. Molti i campioni albiceleste che si sono confermati tali anche all’Inter, a conferma che Appiano Gentile è un terreno fertile per loro. Zanetti è solo la chioccia di numerosi talenti che hanno fatto la gioia dei tifosi interisti, altri invece sono arrivati e andati via senza lasciare traccia. Poi, va aggiunto che Moratti ha una passione enorme per quel calcio e per il temperamento degli argentini, non è un caso se i suoi primi acquisti da presidente siano stati proprio Pupi e Avioncito Rambert, due calciatori che rappresentano le antitesi della carriera argentina all’Inter: il primo è ancora oggi un simbolo, il secondo è sparito senza colpo ferire. In 16 anni a Milano sono giunti alri loro connazionali, e a quanto pare presto altri continueranno questa saga. I nomi? Facile, quelli più in voga del momento: Ricky Alvarez, Erik Lamela, Ever Banega e Rodrigo Palacio. Tutti nel mirino della dirigenza nerazzurra, incarnano perfettamente l’amore per quel Paese e la strategia di ringiovanimento della rosa. E il vantaggio principale è rappresentato dai costi, di certo non fuori mercato come molti altri colleghi sopravvalutati.

ALVAREZ Sì, NASRI NO - Al momento è proprio su Alvarez che l’Inter sta muovendo i passi decisivi. Per iil gioiello del Velez è in corso una battaglia con l’Arsenal, legata a doppio filo a un altro campioncino: Samir Nasri. Il francese, a quanto pare, avrebbe rifiutato di rinnovare con i Gunners il contratto in scadenza tra un anno e Wenger vorrebbe cautelarsi strappando Alvarez al Velez. Ma evidentemente non ha fatto i conti con la stima che Moratti nutre per questo classe ’88 e per il suo sinistro al fulmicotone, tale da inviare emissari in Argentina per chiudere la trattativa. Improbabile, tra l’altro, che Nasri possa essere oggetto di una sorta di gentlemen’s agreement tra Inter e Arsenal, con il francese dirottato a Milano e l’argentino a Londra. Troppo alta, infatti, la valutazione degli inglesi per il loro giocatore (22 milioni), che tra l’altra vorrebbe almeno 7 milioni di euro a stagione. Esagerato. Per questa ragione in casa nerazzurra si pensa di puntare tutti sul sudamericano, una scommessa che in Corso Vittorio Emanuele sono convinti di vincere. Ma la sfida con Wenger non è ancora finita.

SCONTI DAL RIVER? - Strada non certo spianata anche nei confronti di Lamela e Banega. Il primo, sicuro partente dal River Plate fresco di retrocessione, è seguito da molti club e la sventura dei Millonarios ne ha ridotto, e di molto, il prezzo. Con poco più di 10 milioni questo 18enne mancino (anche lui) al quale gli addetti ai lavori attribuiscono un futuro roseo potrebbe essere acquistato, ma non è una prima necessità. Si tratta infatti di un’opportunità che i nerazzurri vorrebbero sfruttare per regalarsi un altro campione per il futuro. Forse oggi Lamela non è ancora pronto per il calcio italiano, ma il club milanese lo acquisterebbe per farlo maturare un po’ alla volta dandogli il tempo di diventare ‘qualcuno’.

QUALITA'-ETA'-PREZZO - Discorso a parte per Banega, che ha iniziato la a Copa America con una sfortunata autorete. Il fatto che l’agente sia Marcelo Simonian, lo stesso di Ricky Alvarez, agevola l’operazione con il Valencia, ancora tuttavia poco convinto di volersi privare di questo centrocampista fresco 23enne. Le sue qualità non si discutono, così come il suo desiderio di giocare in Italia. I colleghi argentini dell’Inter garantiscono per lui, può essere un grande acquisto nel rapporto qualità-età-prezzo. Ma le cifre non devono essere troppo alte, sopra i 10 milioni difficilmente l’Inter accetterebbe di trattare soprattutto perché è l’unica veramente interessata al mediano del Valencia.

NELLE MANI DEL MACEDONE - Chiusura dedicata a un altro potenziale argentino in arrivo, una certezza più che una scommessa. Tra Palacio e l’Inter c’è solo… Pandev. Infatti, se il macedone non accettasse di giocare nel Genoa la trattativa con i rossoblù non decollerebbe e tutto rimarrebbe come prima. Per questa ragione la dirigenza nerazzurra sta accelerando su Alvarez, forse perché percepisce le difficoltà nel convincere il macedone, più interessato a giocare in un club blaasonato che, magari, disputa la Champions League. All’inizio della prossima settimana si saprà di più sul fronte Palacio, ma non è da escludere che prima possa arrivare addirittura un annuncio dall’Argentina. Palacio o non Palacio, Ricky Alvarez resta un obiettivo a prescindere.

 

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