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Alvarez si gioca il riscatto da playmaker. Poyet: "Ricky dà più degli altri"

di Daniele Alfieri

Ricky Alvarez e un futuro che rimane ancora tutto da scrivere. L'argentino di proprietà dell'Inter verrebbe riscattato dal Sunderland (prezzo fissato a 11 milioni di euro) in caso di raggiungimento della salvezza in Premier League. In attesa della sfida casalinga di oggi contro l'Aston Villa i Black Cats si trovano in 16esima posizione a più 4 dal penultimo e dal terzultimo posto occupati a pari punti da QPR e Burnley. Stando a quanto riportato dai media inglesi, le poche presenze segnate in stagione lascerebbero però al club di Gus Poyet la facoltà di decidere se acquistare o meno il 26enne di Buenos Aires.

Lo stesso Poyet ha rimandato il discorso a giugno, tenendo aperta ogni ipotesi in vista delle prossime dieci sfide decisive in campionato: "Penso che qui ognuno stia giocando per il suo futuro, senza esagerare le cose", ha detto il manager a domanda su Alvarez. "I giocatori devono capirlo. Siamo tutti sotto contratto, ma giochiamo per un club che merita di stare in Premier League. Dobbiamo dare il meglio, ognuno di noi". E sulla crescita dell'ex 11 nerazzurro il tecnico ha spiegato: "Credo che Ricky ami le responsabilità. Vorrebbe giocare tutte le settimane, allenandosi ogni giorno. Per adesso non ci siamo riusciti, perché non ha potuto dare il meglio di sé lungo tutta la stagione. Di sicuro offre qualcosa in più rispetto ad altri e lo manderò in campo. Ha fatto un duro lavoro la scorsa settimana".

Nella sfida di oggi pomeriggio contro l'Aston Villa (kick-off ore 16) la chance dal primo minuto nel ruolo di playmaker nel centrocampo a quattro dei biancorossi: "La gente si domandava perché è rimasto in panchina contro l'Hull, ma non aveva svolto un solo allenamento, solo 20 minuti prima della gara. Non era pronto per giocare tutti i 90 minuti e mi aspettavo un primo tempo molto difficile. Poi è entrato, ha fatto la differenza e le cose sono andate bene (1-1 il risultato con pareggio di Rodwell nella ripresa, ndr). Giocherà dall'inizio - ribadisce Poyet -, la mia idea è quello di tenerlo in campo il più a lungo possibile. Non so se può resistere 45, 60, 75 o 90 minuti, penso che neanche Ricky lo sappia. Poi dovremo adattarci perché non possiamo fare sostituzioni adeguate e i ragazzi questo lo sanno. Con un centrocampo a quattro non abbiamo fatto bene contro l'Hull, ma sono certo che impareremo da quella partita e in futuro cresceremo".


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