Ancelotti, Mourinho e la Juve che ne approfitta
Tra parole inutili e dignità professionale, Inter e Milan sono tornate ad accendere un derby sopitosi dopo lo scontro diretto di Febbraio scorso vinto 2-1 dai nerazzurri in un mare di polemiche (gol di mano di Adriano, fallo in area su Inzaghi, mancata espulsione di Ambrosini...). E' bastato un botta e risposta tra Ancelotti e Mourinho per gettare altra benzina su un fuoco acceso ormai da tempo, nonostante il divario in classifica tra le due squadre non dia molto spazio alla competizione, almeno per quest'anno. Un attacco velato dell'allenatore rossonero al tecnico nerazzurro, dalle colonne dell'Avvenire, non è stato diferito facilmente da Mourinho, definito un ottimo professionista, ma anche un comunicatore poco affascinante, che dice a volte cose inutili.
La replica del portoghese, puntuale come una bolletta telefonica, è arrivata durante la conferenza stampa di ieri: "Un allenatore può perdere tutto meno che la sua dignità professionale". Parole di un certo peso, che hanno indotto Ancelotti a una contro replica, stavolta asettica: già detto che di Inter e di Mourinho non parlerò più. E consiglio a lui di non parlare più del Milan. Non ne vale la pena, non serve". Insomma, i due allenatori hanno riacceso il derby, proprio nel momento più intenso del campionato, con la Juventus spettatrice di un teatrino poco edificante ambo le parti. I bianconeri (che hanno prblemi interni, vedi lo scontro Trezeguet-Ranieri) provano ad approfittare della tensione nelle case milanesi e la vittoria sul Bologna, oltra ad allungare il vantaggio sul Milan, consente loro di portarsi a -4 dai nerazzurri, almeno momentaneamente.