Ancora Wanda: "Io, Mauro e Ausilio: vi dico la verità. Icardi vicinissimo al Real"
Fonte: Sport Week
"E chi se lo immaginava tutto quel casino". Wanda Nara commenta così, tra il sorpreso e il divertito, tutto il frastuono provocato dalla gestione non esattamente ortodossa della trattativa per il rinnovo di Mauro Icardi nell'ultima estate. Intervistata da da Sport Week, l'agente-moglie del capitano nerazzurro ha parlato a cuore aperto. "Da tre anni lo aiuto con le questioni che riguardano l'immagine e ho già concluso accordi con marchi importanti. Faccio la modella da quando ho quattro anni e mi sono sempre occupata personalmente dei miei contratti. Quando nel 2014 è scaduto quello con il suo procuratore, mi ha detto: “Continua da sola che sai fare bene”. E così avvisai Ausilio".
IL PRIMO RINNOVO - "Mi disse: “Dai, passa l'estate tranquilla che poi sistemiamo il contratto”. E io: “No, no. La mia estate sarà tranquilla con il rinnovo concluso”. In quel momento Mancini voleva impostare la squadra partendo da Icardi e c'erano le offerte di Real e Atletico Madrid, quindi fu facile concludere in fretta il lavoro iniziato mesi prima dagli altri procuratori. Mauro ha sempre detto di voler rimanere all'Inter: ho lavorato per quello. Ma è sempre un business: se lui mi chiede di seguire il contratto e quindi gli aspetti economici, devo lasciare da parte i sentimenti di moglie. Se ci sono offerte migliori, si valutano. Sol oche mentre io lavoravo per il rinnovo, Mauro teneva i bambini. Visto che era stato anche capocannoniere del campionato, ho detto ad Ausilio: “Ora ci prendiamo tre settimane di vacanza, perché Icardi ha bisogno di riposare”. E, appena messa la firma, ho avvisato: “Ci vediamo l'anno prossimo”. L'Inter non si trovava in un ottimo momento e doveva rispettare i limiti del FFP. Mauro è stato bravissimo: ha rinunciato a due offerte enormi perché credeva molto nel progetto di Mancini. Ma quante litigate con Ausilio! Abbiamo fatto riunioni di notte, ci sono state volte in cui non rispondevo al telefono perché ero arrabbiata e altre in cui non mi rispondeva lui. Ma non si arrivava alla cifra del suo reale valore. Allora ho lasciato la mia commissione e abbiamo fatto una società per l'immagine di Icardi, cedendo il 50% all'Inter. Ausilio mi ha ringraziata perché, nonostante tutto, non ci siamo nemmeno avvicinati all'offerta del Real Madrid. Però Piero mi promise che, con l'arrivo di altri soldi, una delle prime cose sarebbe stata l'adeguamento del contratto. Una promessa fatta a voce e le parole, si sa, volano".
L'ULTIMO RINNOVO - "Il primo giorno di mercato l'ho chiamato: “Ti ricordi della promessa dell'anno scorso?”. E lui: “Wanda, ci risentiamo...”. A quel punto ho preteso la verità: “Mauro deve rimanere o andarsene? Perché ci sono tante offerte”. “Allora mandamele”. Ci sono rimasta male: abbiamo preso casa a Milano, lui è contento qui. Però, visto che Ausilio mi aveva chiesto di portargli le offerte, sono andata da lui con quelle di PSG, Napoli e Juventus. E c'era anche il Tottenham, che però parlava direttamente con Piero. Mauro è stato a un attimo dal Real Madrid e la Juve lo ha cercato fino a due minuti prima di prendere Higuain. Abbiamo litigato per tutta la trattativa. Io ho il mio modo per far conoscere la verità ma non immaginavo tutto questo casino dopo il mio tweet di luglio (“Da quanto sto notando, l'Inter ha messo in vendita Mauro...”, ndr). Ma poi torniamo sempre amici come prima: Ausilio è un gran professionista. Se Mauro era a conoscenza delle trattative? Ti giuro sui miei figli che non aveva idea di quello che stavo facendo. Mauro vuole avere la testa libera. Però vedeva strane facce in ritiro. Allora ha cominciato a chiedermi: “Ma è vero?”. Solo alla fine ha saputo che le trattative con le altre squadre erano così avanti".