Antonello: "Suning non è nella black list di Pechino. Fassone? Pensiamo a noi"
Fonte: Inter TV
Alessandro Antonello, Ceo dell'Inter, parla ai microfoni dei cronisti presenti dopo la presentazione del nuovo progetto di Inter Media House: "Vogliamo crescere dentro e fuori dal campo. Questo è un progetto importante del brand nel mondo e di conseguenza dei ricavi, che sono una pedina fondamentale della nostra strategia. Il bilancio? Passiamo da -59 a -24 milioni di passivo, significa che il trend della strategia sta dando i risultati sperati anche sul piano finanziario. Abbiamo raggiunto gli obiettivi legati al Fair Play Finanziario, anche se deve essere certificato dall'Uefa. Siamo sulla buona strada".
Si parla anche della questione stadio: "I tifosi ci stanno seguendo e dando soddisfazioni enormi, dimostrano di essere interisti nel cuore ogni domenica. Il discorso stadio è aperto con Comune e Milan, dobbiamo discutere perché questo è un asset importante per Milano come città. Ma noi vogliamo restare a San Siro perché lo riteniamo casa nostra, vogliamo fare un bel progetto a San Siro". Sulle parole di Marco Fassone relative ai debiti del club nerazzurro l'ad interista preferisce soprassedere: "Non c'è risposta, non vogliamo guardare in casa d'altri, preferiamo concentrarci sui nostri numeri. Abbiamo le nostre strategie e i nostri progetti e quella è la cosa importante. Invasione di campo? Lascerei dire a voi...".
Antonello rassicura anche sulle intenzioni di Suning: "Nessuno ha menzionato questo gruppo nella black list del governo cinese, oggi smentiamo questo fatto. Non capiamo il problema, stiamo operando in base agli obiettivi strategici fissati col socio. Dobbiamo lavorare sugli obiettivi sportivi, ovvero il ritorno in Champions come traguardo minimo, e finanziari ovvero il rispetto del FFP. L'Inter deve essere rappresentata dalla squadra, che deve raggiungere risultati importanti per ripagare l'affetto dei tifosi". L'idea dell'autofinanziamento sarà una costante del club? "Nel calcio moderno tutti i club dovrebbero essere autosufficienti, non c'è azienda al mondo che non stia in piedi perché in grado di sostenersi. Questa è una logica nuova nel calcio, ma noi abbiamo firmato un settlement agreement da rispettare con la Uefa, e quindi dobbiamo rispettarlo. Per quel che riguarda il mercato sono state create aspettative ma non ci sono state indicazioni che vadano al di là dei paletti imposti dal FPF. Vogliamo rispettare le regole, siamo parte del gioco e quello è l'obiettivo da rispettare. Io penso che già dai primi mesi dall'acquisizione, il ritorno per il brand Suning è stato immediato perché grazie all'Inter la notorietà del gruppo è diventata planetaria. Spero che davanti a noi possano esserci anni di successi".
L'Inter, aggiunge Antonello, è un brand globale: "Siamo fratelli del mondo, questo hanno detto i padri fondatori. Quindi anche il mondo arabo è incluso nei nostri progetti, investiremo anche per loro dando contenuti in lingua per avvicinare queste persone al nostro brand magnifico".