Arnautovic e Chivu, le scelte europee non casuali di Mourinho
Qualcuno ci sarà rimasto di stucco, ieri sera, quando Josè Mourinho ha comunicato le sue scelte per la lista Champions aggiornata dopo il calciomercato: ovviamente, non per i nuovi acquisti Pandev e Mariga, inseriti come prevedibile, bensì perchè lo Special One ha inserito nell'elenco anche Marko Arnautovic e Cristian Chivu, due giocatori che probabilmente in pochissimi si aspettavano, per motivi molto diversi, ma che vanno analizzati per spiegare cosa ha spinto il tecnico lusitano a queste scelte. La situazione più delicata riguarda il difensore romeno, infortunatosi alla testa nella sfida contro il Chievo ad inizio gennaio, sembrava dovesse stare fuori almeno fino a giugno, ma a quanto pare i miglioramenti ci sono e nel caso, come Mourinho e tutti i tifosi auspicano, l’Inter possa galoppare verso i turni finali della competizione europea, allora potrebbe esserci anche il clamoroso recupero di Chivu, che solo qualche settimana fa sembrava inimmaginabile. In ogni caso, per il rumeno pare comunque difficilissimo vederlo in campo, perché si tratterebbe di una mossa azzardata, ma sappiamo che Mourinho vuole regalare un sogno al suo difensore e dopo questo periodo difficile lo ha premiato così, sperando magari di poterlo portare con sé nella notte più speciale della stagione, se i nerazzurri (tocchiamo ferro) ci arriveranno.
Per quanto riguarda invece Marko Arnautovic, la scelta è stata frutto di una netta evoluzione positiva dell’austriaco negli ultimi mesi: fino al ritiro invernale, il ragazzo era ai margini della squadra e Mourinho non era affatto soddisfatto di come l’ex Twente si stesse comportando, in allenamento e fuori dal campo, con orari improponibili e poca voglia di far bene. Poi, presentatosi un giorno all’allenamento con un’ora di anticipo, Josè ha riaperto le porte a Marko che si è fatto trovare pronto, ha cominciato a lavorare sodo fino a giocare uno spezzone di gara contro il Chievo a Verona ed un tempo in casa contro il Siena nella miracolosa rimonta, e adesso sembra essersi integrato nel gruppo. Il ragazzo, in ogni caso, deve ancora dimostrare tantissimo, ma come lui stesso ha rivelato Mourinho gli ha ripetuto più volte che lo reputa uno dei migliori talenti mai allenati, ma il talento non basta, avrebbe sentenziato il Mou per fargli capire che ci vuole tanto lavoro per arrivare lontano. Intanto, però, portarlo in Europa è un bell’attestato di fiducia, un messaggio netto: tecnico e società sono con il giocatore, ora sta a lui continuare sulla retta via, pur consapevole che di occasioni per mettersi in mostra in Champions probabilmente non ne avrà.
Insomma, quella di Mourinho è una doppia scelta ben ponderata e non casuale: chissà che magari uno di questi azzardi non possa risultare decisivo, intanto aspettiamo il Chelsea…