Arnautovic, la vera clausola che ne consiglia un impiego graduale
Ora che Milito è ai box per circa un mese e il parco attaccanti nerazzurro rischia di trovarsi in debito d'ossigeno (Mourinho può contare solo su Eto'o, e Balotelli in buone condizioni, con Suazo alternativa poco convincente), sembra sia davvero arrivato il momento di Marko Arnautovic. Già sabato in amichevole a Piacenza Mourinho potrebbe testare le condizioni del giovane attaccante austriaco, giocatore acquistato dalla società nerazzurra dopo un'estenuante trattativa con il Twente, complicata dalla frattura da stress che il ragazzo ha rimediato a maggio scorso, ormai completamente guarita. Su Arnautovic 'pende' una clausola: l'Inter lo ha prelevato dal club olandese in prestito, ma sarà costretta a versare 9 milioni di euro nel caso in cui l'attaccante giochi un determinato numero di partite. La cifra è molto elevata, senza dubbio, considerando anche che a gennaio circa 5 milioni di euro dovrebbero essere versati nelle casse della Lazio per prendere Goran Pandev, una nuova opzione per l'attacco. Tutto lascerebbe presagire uno scarso impiego di Arnautovic, dunque, quanto meno per evitare di sborsare subito i 9 milioni pattuiti con il Twente. Inoltre, Mourinho non sembra particolarmente stuzzicato da questo giovane attaccante, perché non ha ancora avuto modo di vederlo all'opera seriamente e per il fatto che finora ha giocato nella squadra dello staff medico, come il portoghese ebbe modo di esprimersi qualche tempo fa.
Intanto, però, Sportmediaset ha fatto luce sulla reale clausola del riscatto: affinché l'Inter sia obbligata a pagare i 9 milioni previsti per il riscatto, Arnautovic dovrà scendere in campo almeno sei volte entro gennaio. E per ciascuna di queste sei volte dovrà giocare almeno 45 minuti. Improbabile, dunque, che il ragazzo, 20enne, possa diventare titolare in pianta stabile dell'Inter da qui alla riapertura del mercato, anche perché non basterebbero 5 partite da titolare in campo per 90 minuti a far scattare l'operazione riscatto. Ne servirebbe ancora una sesta, insomma, da almeno 45'. Ciò consentirebbe alla società di risparmiare quel denaro fino al mercato estivo, investendo sul cartellino di Pandev, giocatore fondamentale quando Eto'o lascerà Milano per disputare la Coppa d'Africa. Per l'inserimento di Arnautovic, che avverrà in modo graduale, ci sarà tempo, anche perché l'Inter crede molto in lui e nelle sue qualità, ancora inespresse. Per questa ragione non lo cederà in prestito, e non solo perché sarebbe una forzatura dell'accordo con il Twente.