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Asllani: "Fiorentina-Inter, che stress. Vi racconto i miei compagni azzurri. Lautaro? Mi ha bastonato, ma..."

di Redazione FcInterNews.it

Kristjan Asllani si prepara per Italia-Albania: una partita che per lui non può essere normale. "Direi una bugia se raccontassi che lo è, anche perché gioco contro tanti compagni di squadra - dice al Corriere della Sera -. Peccato solo per il girone durissimo, ma vogliamo fare bene e aprire un ciclo per provare a qualificarci al Mondiale. Io nella nazionale azzurra? A Empoli era venuto il c.t. dell’Under 21, ma non ho mai ricevuto una chiamata. In ogni caso non avrei cambiato: mi ritengo albanese ed è giusto che giochi per l’Albania. Italia più forte col blocco interista? Sì. E chiaramente è favorita".

Legato all'Italia, ma anche al Paese natio. "Mio padre è arrivato in Italia con il gommone e mi racconta quanto fosse dura la vita in Albania. Mia madre mi ha avuto a 18 anni e non è stato facile. Hanno sofferto tanto e quello che hanno fatto per me e mio fratello Leonardo che ha 13 anni non ha prezzo: sento di non poterli ripagare, ma ci provo - racconta ancora - Quando ho firmato per l’Inter ho portato tutti con me a Milano, anche perché parlano tutti bene della città, ma a 21 anni viverci da solo sarebbe stato un casino. Mia mamma lavorava in una fabbrica di dolci, mio padre per l’azienda degli acquedotti e d’estate stava tutto il giorno al sole: adesso la vita è cambiata. Io nerazzurro da bambino? Sì, la passione nasce da uno zio, molto interista. Però mi piaceva tantissimo anche Kakà".

Tra le gare chiave della stagione appena conclusa c'è un Fiorentina-Inter in cui Asllani ha giocato titolare. "La sentivo molto, non giocavo dal primo minuto da diverso tempo e la Juve era molto vicina a noi: c’era un po’ di stress - racconta -. Stagione di crescita? Senza dubbio. Davanti ho un grandissimo giocatore come Hakan, dal quale cerco di imparare tutti i giorni. Lo ringrazio, anche per la persona che è. Anche Brozovic è un’ispirazione. Vedere lui e Calha allenarsi è stata una delle cose più belle che mi potesse capitare. Il mio minutaggio all'Inter? Ho capito che anche se giochi tre minuti, devi farti trovare pronto. Ma sono migliorato anche nella fase difensiva, sulla quale ho lavorato tanto. E nel gioco con la palla: stando con i campioni migliori in tutto".

Anche Lautaro è stato finora un punto di riferimento. Se Calhanoglu ha usato più la "carota" con lui, l'argentino ha usato anche il "bastone". "Certo, ma io lo ringrazio perché mi parla tantissimo, specie fuori dal campo. Non voglio raccontare cosa mi ha detto ma mi ha aiutato tantissimo. Ha fatto bene ad usare il bastone. Inzaghi? Sa quando venire a parlarti e quando non è il momento: mi aiuta tantissimo".

Alcuni compagni saranno domani avversari. "Barella: qualità e quantità. È uno dei più forti al mondo e spero domani ci sia. Bastoni: eleganza. Dimarco: piedino fatato. Darmian: il nostro principe. Frattesi: stupido! No, scherzo (ride). Grande forza fisica e grandissimo amico: l’ho sentito, speriamo non segni con noi. Se ci aiutiamo tra noi? Parliamo spesso, anche lui nell’Inter ha giocatori fortissimi davanti e deve essere contento della sua stagione. È un grande professionista".


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