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Atalanta 72 ore dopo la Coppa Italia, Marotta esplode: "Incomprensibile, a rischio l'incolumità dei calciatori"

di Stefano Bertocchi

La programmazione della Lega Serie A per il penultimo turno di campionato fa montare la rabbia in casa Inter. I nerazzurri, come ufficializzato ieri, scenderanno in campo con l'Atalanta sabato 27 maggio alle ore 20.45. In anticipo, quindi, nonostante appena tre giorni prima la squadra di Inzaghi sia impegnata a Roma nella finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. E domani inoltre, appena 72 ore prima della finale coi viola, è in programma pure la trasferta di Napoli.

La decisione, che va a comprime ancora di più i tanti impegni dei nerazzurri (che il 10 giugno saranno impegnati nella finale di Champions League) ha fatto infuriare il club, con l’amministratore delegato Beppe Marotta pronto a fare la voce grossa: "È incomprensibile aver anticipato a sabato una partita che si sarebbe potuta giocare perfino lunedì. Così facendo si mette a rischio l’incolumità dei calciatori costretti a giocare tre partite in una settimana, con in mezzo una finale di Coppa Italia che potrebbe pure prolungarsi oltre i tempi regolamentari", le sue parole alla Gazzetta dello Sport.

"Visto che dal 28 al 4 giugno i nerazzurri hanno la loro prima settimana totalmente “libera” da oltre un mese, il club di Zhang si aspettava maggiore comprensione: già una scelta domenicale non avrebbe causato questo malumore e, invece, hanno pesato le esigenze televisive - spiega la rosea -. Il rischio sulla “incolumità” dei calciatori interisti va letto soprattutto alla luce della finale di Champions: perdere giocatori per troppo stress nell’ennesima settimana ad alta tensione sarebbe un grande rimpianto pensando al City. E pure la Fiorentina, avversaria di Coppa Italia mercoledì 24, ha gli stessi problemi di compressione nello stesso periodo".

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