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Ausilio: "A gennaio rosa da sfoltire. JoJo e Kondo restano. Su Lindelof..."

di Daniele Alfieri

Ospite di TMW Radio, il direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio ha analizzato il momento di casa nerazzurra in occasione del ricevimento del premio Viareggio Sport: "Spero che il premio sia stato dato al di là degli ultimi mesi. Dietro di me c'è tanto lavoro, non c'è solo Ausilio ma un gruppo serio che da anni si dedica all'Inter. Divido questo premio con tutti i collaboratori che mi consentono di essere qui oggi".

L'arrivo di Pioli è una ripartenza?
"È una scelta che nasce da una valutazione collettiva. Abbiamo ritenuto che fosse la persona più adatta per questo nuovo percorso. Siamo un po' in ritardo in classifica però mancano tantissime partite: l'Inter ha tanti giocatori importanti, basta vedere le Nazionali. Questo mi lascia tranquillo".

Cosa ha non funzionato con De Boer?
"Quando si cambia allenatore vuol dire che ci sono delle responsabilità di tutti. De Boer non è stato il solo responsabile di questa classifica: è una persona preparata, forse non ha trovato la chimica giusta ma rimane un ottimo allenatore".

Rifarebbe la scelta di De Boer?
"Io non rinnego mai le cose fatte, servono a fare le cose migliori dopo".

C'è subito una gara complicata come Milan-Inter.
"Meglio così. Non serve parlare, le motivazioni arrivano dal prestigio della partita: un calciatore prepara queste partite da solo, è più difficile preparare altre partite".

La gestione di Gabigol?
"Una gestione molto serena. Non dimentichiamo che fa parte di un gruppo di calciatori molto importante. Lui è giovane, ha bisogno solo di esperienza. In passato ebbe un po' la stessa situazione Coutinho: oggi ne parlano tutto come un fenomeno, basterebbe cosa si scriveva di lui in Italia qualche anno fa".

Icardi oggi è sereno al 100%?
"Icardi è la persona più serena che ho conosciuto nel mondo del calcio. Come tutti i giovani può commettere errori, ma le cose positive sono di più".

Aspettiamo l'annuncio per il rinnovo del suo contratto.
"In questo momento contano altre cose. Bisogna vincere le partite, io ho un contratto fino a giugno 2017, non scade domani".

Gabigol potrebbe partire in prestito?
"No, ma non vale solo per lui. In questo momento, se non dopo una valutazione col tecnico da fare tra due mesi, potrà andare in prestito. Sicuramente va sfoltita un po' la rosa, però dobbiamo fare delle valutazioni fra un po' di tempo".

Jovetic o Kondogbia invece?
"Jovetic o Kondogbia sul mercato non ci sono mai stati. Voi ne parlate perché giocano meno, però chi ha giocato meno ora ha l'opportunità di dimostrare che merita l'Inter. Io sono convinto che possano farla".

Domani guarderà Darmian in Italia-Germania?
"Domani guarderò una partita bella come Italia-Germania, se ci sarà Darmian guarderò anche Darmian".

Idea Badelj?
"Se ne parla perché qualcuno ne parla. Noi stiamo valorizzando i nostri giocatori, fra qualche mese vedremo".

Caso Pioli-Candreva risolto?
"Il caso all'Inter non è mai arrivato, quindi non era neanche da risolvere. Per quanto ne so io Candreva ha giocato per un anno con Pioli. Io ero curioso, ne ho parlato con entrambi ma non c'era nulla".

Lindelof nel mirino. Bruciato il Napoli?
"Vi risulta male. Noi in questo momento stiamo vedendo solo partite: siamo presenti come è giusto che sia in tutte le gare internazionali".


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