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Ausilio: "Icardi-Juve? Rido. Champions, non è un fallimento: avanti con Spalletti"

di Mattia Zangari
Fonte: Dagli inviati Filippo M. Capra e Mattia Todisco

Prima di essere premiato come e miglior manager dell'anno dall'associazione avvocati italiani, Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, parla così ai cronisti presenti. Partendo proprio dal riconoscimento: "Fa piacere perché arriva dal mondo dei professionisti. Sono diventato massimo esperto di Fair Play Finanziario (ride ndr), stato apprezzato il lavoro di questi anni. Sono contento, è un premio che va a tutto il mio gruppo di lavoro, alla direzione sportiva che lavora con professionalità". 

Cosa ci dice sul rinnovo di Icardi?
"Da parte nostra c'è coerenza con quello che abbiamo sempre detto: noi siamo contenti di Icardi calciatore, stracontenti di quello che dà in campo come capitano. E' un ragazzo che si assume le sue responsabilità, basti vedere come calcia i rigori: non ha paura di nulla. Tutto il resto non conta nulla: c'è una sede ufficiale in cui io sono sempre disponibile, anche per l'agente di Icardi che sa benissimo dove può trovarmi. Su altre cose non entro perché il cinepanettone non mi interessa. Io sono stato onesto: la proposta dell'Inter l'ha firmata due anni fa, la nuova di due mesi fa al momento non l'ha accettata. Ma questo non vuol dire che non si possa andare avanti, anzi: ribadisco che da parte nostra c'è l'obiettivo di arrivare al prolungamento e adeguamento del contratto. Non discuto sui social, ma solo nelle sedi ufficiali; sono a disposizione completa, ora c'è anche Marotta".

La trattativa tra Icardi e la Juve era vera?
"Ci fosse stato Marotta, avremmo risposto in due: rispondo io con una risata e non commento visto che si parla di una cosa di cui è meglio non parlare a Natale". 

Esonero di Mourinho: è stupito? E' possibile un suo ritorno?
"Sono rimasto sorpreso perché è un grandissimo tecnico. Normale che siamo tutti legati ai risultati, non conosco le motivazioni dell'addio. La stima per Mourinho c'è, ma non vuol dire nulla in chiave Inter: abbiamo un grande allenatore e stiamo costruendo il futuro con lui. Si va avanti con lui".

Mercato di gennaio.
"Non sono previste grandi cose, pensiamo di avere una rosa competitiva per quelli che erano e sono i nostri obiettivi. Andiamo a vedere cosa si chiedeva all'Inter a inizio anno, consolidare la posizione in Champions magari non all'ultimo minuto. Siamo terzi, in linea, con punti di vantaggio sulle quinte; non vedo dove sia il problema. Non mi sta bene che l'Inter sia messa a paragone con squadre che stanno dietro. Ci è mancata la Champions, ma era un obiettivo difficilissimo all'inizio: Tottenham e Barcellona hanno più esperienza e i favori del pronostico. Ci abbiamo provato e ci siamo quasi riusciti: non significa fallimento, ma che ci riproveremo l'anno prossimo. Ora l'Europa League, cerchiamo di farla al meglio".

FcIN - Finito il Settlement Agreement, la prossima estate potrà essere un mercato diverso?
"Come quello degli ultimi anni è impossibile. Il SA è molto diversa dal FFP, il che non significa comprare quello che vuoi: dobbiamo rispettare delle regole che abbiamo deciso di sottoscrivere con la Uefa. Il principio è semplice, bisogna spendere per quanto di guadagna. Dobbiamo aumentare i ricavi, anche con plusvalenze e sponsorizzazioni. I costi devono essere contenuti, ma non vuol dire che non si possano fare acquisti importanti". 

Ti senti di dire 'mai Icardi alla Juve' e contratto rinnovato?
"Lo posso dire senza il minimo problema perché siete stati tirati dentro sa queste dichiarazioni folkloristiche. Sul rinnovo, l'assoluta volontà è quella di proseguire nelle discussioni".

FcIN - Gabigol andrà via?
"Intanto rientra, con lui abbiamo già parlato: gli ho fatto sapere che spazio non c'è. Siamo contenti di quello che ha fatto in Brasile, ci sono società che si stanno interessando a lui, sia in Brasile che in Europa. Troveremo la soluzione migliore". 

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