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Ausilio: "Icardi sorprende ogni allenatore. Mercato? A volte le nostre volontà..."

di Christian Liotta

Piero Ausilio, ds dell'Inter, parla come di consueto a pochi minuti dall'inizio del match ai microfoni di Premium Sport per illustrare i temi del match contro la Lazio:

Grandissima occasione per riaccorciare la classifica e riaccendere le speranze di terzo posto:
"E' ciò che dobbiamo e vogliamo fare. Non abbiamo avuto tanti giorni per preparare la gara ma contano le convinzioni e le motivazioni".

Jovetic non convocato, è uno degli indiziati in uscita?
"Al di là dei nomi siamo tutti consapevoli del fatto che dobbiamo ridurre questa rosa per dare all'allenatore la possibilità di valorizzare un gruppo omogeneo e più idoneo per finire gli ultimi 4-5 mesi con campionato e coppa".

Gabigol lontano dall'Inter?
"E' presto, non scartiamo nulla. Ma crediamo che possa essere utile all'Inter, poi quello che faremo lo concorderemo con lui e la famiglia. Ma nell'ultimo mese il suo lavoro è stato positivo, penso possa essere importante continuare a lavorare nell'Inter. Poi valuteremo e prenderemo la decisione migliore".

Cercate un giocatore in mezzo ma solo in prestito. Sicuri che in rosa non ci sia un centrocampista che possa giocare basso?
"Sono esperto di prestiti e Fair Play Finanziario, chi vuole spendere è altrove... Uno forse arriverà, ma le nostre volontà magari non coincidono con quelle degli altri: noi vorremmo prenderne uno in prestito ma magari questa soluzione non trova d'accordo la controparte. Non sarà un gennaio facile, ma lavoreremo al meglio".

Icardi è spesso da solo in area. Non pensi che un'evoluzione del sistema di gioco possa essere ideale per valorizzare gli acquisti?
"Ci sono giocatori che danno la possibilità a Pioli di farer 4-3-1-2, ma questo sistema permette di sfruttare al meglio le doti di Perisic e Candreva, gente che ha dimostrato di saper fare bene. Adesso i gol cominciano a farli anche altri, non sono convinto che Icardi sia così solo. Forse dobbiamo fare esercizi per prendere la porta, ma poi gli uomini ci sono. Il mister li allena, ogni settimana fa verifiche, magari in futuro si vedrà un'Inter diversa ma questo è il sistema che dà garanzie".

Con il brand naming di Appiano ci saranno numeri migliori economicamente?
"La società è ben strutturata, sanno i ricavi che devono arrivare dal commerciale. A me hanno parlato dal punto di vista sportivo, so che lavoro fare e quello mi basta".

Icardi è focalizzato nei ranghi dopo quanto gli è successo?
"Solo chi lo conosce e lo allena sa quanto sia un professionista esemplare e quanto vuole crescere, ora si vede di più con le prestazioni della domenica. Ascolta gli allenatori, fa tanto durante gli allenamenti. Poi ogni allenatore che lo ha avuto mi ha fatto notare come sia diverso da quanto si aspettassero. E' giovane, può fare errori, ma è un bravo ragazzo attaccato alla famiglia. Può crescere con le esperienze e lui è fatto così".


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