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Ausilio: "Sapevo di Sabatini da un mese. Pepe ci è stato proposto"

di Redazione FcInterNews.it

Piero Ausilio come di consueto si sofferma ai microfoni di Premium Sport partendo dal cambio di allenatore: "Quando trovi una soluzione estrema di cambiare allenatore a tre giornate dalla fine è per responsabilizzare i giocatori di fronte a una situazione che non piace a nessuno, neanche a loro che vanno in campo cercando di dare il massimo ma non sempre ci riescono. Questa squadra ha qualità, ci sono problemi di personalità questo sì. Sabatini? Ne ho sentite di tutti i colori, per me non è una novità, io lo so dalla società da circa un mese, prima del mio rinnovo, ho anche rimesso il mio ruolo a disposizione della società visto che stavano cercando una figura anche tecnica, mi è stato invece ribadito che sarò ancora solo direttore sportivo e mi hanno proposto un contratto di 3 anni confermandomi fiducia. Anche Sabatini sapeva che avrebbe trovato me qui. In più ci conosciamo, siamo amici, ho letto cose idiote sul nostro modo di lavorare, c'è stata e ci sarà sempre grande confronto per il bene dell'Inter.

Pepe? E' un'idea, si parla di accordi ma non c'è nulla perchè la prossima deve essere una stagione fondamentale, non possiamo sbagliare, bisogna rientrare  in Champions League e bisogna partire da un allenatore. Non si può parlare di giocatori se ancora non abbiamo un allenatore con cui costruire un progetto. Strutturiamoci e poi parleremo di giocatori. Ci propongono tanti nomi, avremmo 150 giocatori se prendessi tutti, Pepe è un nome che è arrivato, bisogna riflettere sull'età ma anche su altre cose, ricordiamo l'età di Pirlo quando è andato alla Juve. Se è integro, se ha i valori di cui abbiamo bisogno l'età conta poco. Ma sto facendo una considerazione generale altrimenti domani si dice che abbiamo preso Pepe, ma non è così.

Conte? Non so come si possa convincere lui o qualcun altro, sappiamo chi sono gli allenatori bravi e purtroppo per noi lavorano in società importanti. Abbiamo idee, non farò mai nomi, vediamo cosa possiamo costruire. Ci siamo pesi del tempo, lo svantaggio della classifica ci dà tempo per muoverci con calma, poi vediamo con chi ma al momento non c'è nulla e nessuno in vantaggio. 

L'esonero di Pioli non è stato bello soprattutto quando riguarda una persona di grandi valori che ha dato il 110% per l'Inter. Per molto tempo è andato molto bene, poi le cose sono andate meno bene e l'idea è stata di anticipare un percorso. Non ci sembrava giusto continuare quando la decisione di cambiare era ormai stata presa poche settimane fa. Una volta presa la decisione ci sembrava corretta verso l'uomo di organizzare il suo futuro".


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