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Baku no, ma al derby sì: Stramaccioni ha anche una trenza a cui aggrapparsi

di Fabio Costantino

Bentornato, Trenza. È presto per festeggiare, ma ieri Rodrigo Palacio è tornato finalmente ad allenarsi in gruppo, il che significa che l’argentino è finalmente abile e arruolabile. Non per la trasferta di Baku, ma per il derby di domenica sera sì. Stramaccioni aspettava da tempo l’ok del dottor Combi e finalmente ha a disposizione il giocatore più prolifico della prima fase di stagione. L’infortunio muscolare patito con la nazionale argentina si è protratto oltre ogni aspettativa, inserendo forzatamente l’attaccante nella lista degli indisponibili. Doveva essere uno stop di pochi giorni, invece è da inizio settembre che Palacio non offre più il suo contributo alla causa nerazzurra, dopo le due reti messe a segno in Europa League (preliminari) contro il Vaslui e le tante ottime prestazioni che lo avevano eletto a giocatore più in forma del reparto offensivo di Strama.

Nello specifico è dal 2 settembre, dai 42 minuti giocati contro la Roma a San Siro (ingresso nella ripresa al posto di Cassano), che l'Inter deve fare a meno dell’ex Genoa, proprio in una fase in cui la coabitazione con Milito e Sneijder stava salendo di livello. E talvolta, complice anche l’abbondanza di trequartisti e la mancanza di una seconda punta vera nella rosa, la sua assenza ha pesato sulle spalle del Principe, a lungo isolato tra le maglie difensive avversarie. Contro il Neftchi, dunque, il Trenza non ci sarà, ma già nella stracittadina tornerà in lista convocati, abbandonando ufficialmente quella degli infortunati.

Recupero fondamentale per Stramaccioni, che con Palacio ha un altro giocatore che punta la porta e bada tremendamente al sodo. Un elemento offensivo che sa saltare l’uomo e soprattutto cerca il tiro, quanto basta per rendersi più insidiosi dalle parti di Abbiati. Inoltre, l’attaccante di Bahia Blanca è un contropiedista con i fiocchi e qualora il match si incanalasse su certi binari un suo ingresso potrebbe essere utilissimo. Il rientro in gruppo di Palacio non significa automaticamente che partirà dal primo minuto contro il Milan. Anzi, è più probabile che Strama lo voglia lasciare inizialmente in panchina per impiegarlo a partita in corso come arma tattica di prim’ordine.

Anche se mancano molti giorni, è ipotizzabile che l’allenatore decida per la conferma di Milito e Cassano e, se il modulo fosse lo stesso anti-Fiorentina, potrebbe ambire a un posto anche Coutinho. Intanto, però, con l’ex genoano il parco attaccanti può finalmente respirare, visto che rispetto ai vari Cassano, Coutinho e Alvarez (idem per Sneijder) lui attacca gli spazi dettando il passaggio e non va incontro alla palla per farsela servire, staticamente, sul piede. Caratteristica che finora è mancata al gioco offensivo nerazzurro, almeno fino al primo tempo contro la Fiorentina che ha aperto nuovi orizzonti. Bentornato, dunque, Trenza: a un mese di distanza è il momento di riprendere quel discorso lasciato in sospeso.


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