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Balotelli-Inter stand by. Raiola tesse la tela mentre Moratti e Branca...

di Giuseppe Granieri

Massimo Moratti, nella pancia di “San Siro”, prima di Inter-Siena, rispondendo alle domande dei cronisti che lo attendevano prima dell’inizio del match, sul presunto ritorno di Mario Balotelli a Milano ha affermato: “Per il momento dico no, abbiamo seguito quello che è successo a Mario, lui è sempre lo stesso e tecnicamente è molto bravo. Non abbiamo fatto nessuna mossa, non è nei nostri programmi pur sapendo bene che è molto forte”.

Queste, invece, le dichiarazioni di Mino Raiola, agente del giocatore, alcuni giorni fa: “Non vogliamo lasciare il Manchester City. Certo, al ragazzo manca l’Italia e la Serie A. Il suo saluto a Stramaccioni in conferenza? Gli faceva piacere salutare una vecchia conoscenza”. Dopo qualche giorno, ha puntualizzato: "Mario non finirà la carriera fuori dall'Italia, però questo non è il momento perché lasci l'Inghilterra, il club non ha l'intenzione di cedere uno come lui". Ma qualora dovesse decidere di tornare in Italia, sarà derby di mercato: "Io credo che sarà un super-derby, con tanto di show televisivo. Ma non è il momento adesso, lui vuole crescere al City".

All’apparenza, e a una prima lettura, sono dichiarazioni molto lontane e distanti, ma qualcosa – più di qualcosa – che le lega c’è, è evidente. Moratti dice "per il momento no", Raiola afferma che "al ragazzo manca l’Italia"; Moratti ricorda che "tecnicamente è molto bravo", l’agente dice che "Stramaccioni è una vecchia conoscenza" (la domanda sorge spontanea: dove si saranno conosciuti, o incontranti, Stramaccioni e Balotelli, per essere vecchi conoscenti…? Tra l'altro a precisa domanda in conferenza stampa lo stesso tecnico ha ammesso di non aver mai incrociato Mario prima...).

In verità qualcosa, secondo quanto appreso da FcInterNews.it, che ruota attorno al ritorno di Balotelli all’Inter c’è davvero ed è in piedi già da qualche mese e ha a che fare con la voglia di Mario di tornare in serie A e con la voglia di Moratti stesso di riprendere un campione con il quale potrebbe  tentare di far ripartire l’Inter sin dalla prossima stagione 2012-13.

Le parti in causa avrebbero anche trovato un accordo, o una base dalla quale partire, dato che il Manchester City non ha alcuna voglia di gestire due patate bollenti (l’altra si chiama Carlitos Tevez…) in un colpo solo e starebbe pensando a una cessione, anche con un prestito oneroso, pur di liberarsi di un giocatore che fa spesso parlare di sé per ciò che combina al di fuori del rettangolo verde.

L’ostacolo principale è rappresentato dalla tifoseria nerazzurra, in verità solo una parte, che non ha dimenticato, non vuole dimenticare, il bruttissimo gesto di Mario alla fine di Barcellona-Inter (per chi non lo ricorda ecco qui il video, tratto da YouTube:    http://www.youtube.com/watch?v=2Xt_0oqZLlg).

In casa Inter, infatti, ad oggi si ragiona più che altro su come fare a ricucire lo strappo tra il giocatore e questa frangia di tifosi: trovare un accordo con il Manchester, poi, non sarà difficile, anche e soprattutto per i motivi cui accennavamo sopra. I prossimi passi, comunque, sono stati stabiliti: si lavorerà per dare una mano di bianco alla figura di Mario Balotelli e, da questo punto di vista, prezioso sarà il lavoro di Mino Raiola, abile tessitore quando si tratta di mettere in campo diplomazia e trattative dal destino incerto. 

Quanto tempo ci vorrà per capire se questa opera è andata a buon fine? Beh, da questo punto di vista, il direttore tecnico Marco Branca è stato abbastanza chiaro: “Per parlare di Mario ci sarà tempo, ne riparliamo magari tra due mesi…”. Sì, sessanta giorni possono anche bastare per portare a termine prima il campionato, con i suoi verdetti, e poi l’opera di mediazione di cui parlavamo prima…


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