Balotelli sarà anche il "diavolo". Ma gli altri?
Non ha tanto torto. Alcuni comportamenti di Mario Balotelli in campo, dovrebbero essere "smussati" dallo stesso giocatore. Ne gioverebbe la sua immagine, ma soprattutto la sua integrità fisica, visto che prima o poi, la manata di Tiago si potrebbe trasformare in qualche pugno, o peggio, in qualche entrataccia di qualche difensore. Una premessa doverosa soprattutto per il ragazzo, appena 18enne, pieno di qualità tecniche, che deve migliorare sotto questo aspetto caratteriale. Ma c'è una cosa che questo calcio italiano confonde. I comportamenti di Mario non sono da "giocatore modello", irriverente fino al midollo, irritante per molti difensori italiani (in particolare per quelli della Juventus). Qualcuno, ringalluzzito dall'ondata di critiche piovute sull'attaccante nerazzurro (a proposito Signor Lapo Elkann, ci risparmi la morale), ha pensato bene di definire il ragazzo "un pessimo esempio per i giovani". Perfetto, quindi abbiamo trovato il male del calcio italiano, il capro espiatorio, il calciatore con cui prendersela in caso di altri atteggiamenti simili.
Ho già "bacchettato" Balotelli prima, per questo dico: il comportamento in campo del ragazzo dell'Under 21 italiana (si cari razzisti, è italianissimo), è veramente peggiore di chi scalcia, falcia gli avversari con entrate assassine, sputa, prende a schiaffi il giocatore, simula, e tanto altro ancora? Se Balotelli (che non è di certo un santo) non è un modello per i giovani, mi dite qualche altro nome? Forse potrei dire Maldini, Zanetti, Del Piero, di certo sarebbero contati. Lungi da me il voler fare il disfattista, ma forse le critiche piovute sul comportamento del SuperMario nerazzurro, mi sembrano eccessive. Sicuramente lui non fa nulla per attirare simpatie, ma mi viene in mente una frase che disse un Signore tanto tempo fa: "Chi è senza peccato, scagli la prima pietra".